Fondo da 171 mila euro per ridurre la Tari ai negozi di Altopascio chiusi per Covid
Un fondo speciale da 171 mila euro per sostenere le attività commerciali ed economiche del territorio che hanno subito chiusure, perdite e restrizioni a causa della pandemia da Covid-19 con il pagamento della Tari 2021, parte fissa e parte variabile della bolletta.
A deciderlo è la giunta D’Ambrosio che ieri ha approvato la delibera con cui vengono definite le categorie che beneficeranno della riduzione e l’ammontare della riduzione stessa.
“Nel corso di questo 2021 stiamo assistendo, a livello nazionale, ad aumenti generalizzati anche per quanto riguarda l'imposta sui rifiuti - spiega il sindaco, Sara D’Ambrosio -. Questo purtroppo è un tema ricorrente. Noi, per scongiurare questa situazione, avevamo previsto già nei mesi scorsi un fondo legato al sostegno Covid pensato per abbassare le tariffe a tutte quelle attività che hanno subito chiusure e restrizioni a causa della pandemia e tenerle in linea con le tariffe 2020 (anno nel quale molte attività del territorio altopascese hanno partecipato al bando comunale dedicato al sostegno post-Covid, vedendosi, in molti casi, azzerare o ridurre fortemente la Tari). L’obiettivo è sempre lo stesso: aiutare il commercio locale, fatto di botteghe, piccole e piccolissime attività, le associazioni, le realtà del territorio, fatto di persone che tengono unita e viva la nostra comunità. Cercheremo di farlo anche nel 2022, con misure dedicate al rilancio economico e all’ulteriore rinascita del nostro paese, centro e frazioni”.
Dal 15 al 45 per cento, a tanto ammonta la riduzione sulla parte variabile e fissa della tariffa Tari 2021 per le seguenti categorie: scuole, campeggi, distributori di carburanti, impianti sportivi, alberghi con e senza ristorazione, negozi abbigliamento, calzature, librerie, cartolerie, ferramenta e altri beni, negozi particolari filatelia, tende e tessuti, cappelli, ombrelli, antiquariato, attività artigianali tipo botteghe, parrucchieri, barbieri, estetista, carrozzerie, autofficine, elettrauto, ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub, bar, caffè, pasticcerie, ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio, mense, birrerie, hamburger, plurilicenze alimentari. “Nei giorni scorsi queste categorie hanno ricevuto il saldo della Tari 2021 con un importo sbagliato - aggiungono gli assessori Alessio Minicozzi e Adamo La Vigna, rispettivamente ai tributi e al commercio -. Come abbiamo già avuto modo di spiegare direttamente loro si è trattato di un errore. Chi avesse già pagato l'ultimo importo ricevuto, si vedrà stornato, nel 2022, il rimborso di cui ha diritto; chi ancora non ha pagato riceverà un nuovo avviso comprensivo della riduzione, quindi con importo corretto. Appena siamo venuti a conoscenza di questi problemi, cioè pochi giorni fa, siamo intervenuti per capire dove stava l'inghippo con l'obiettivo di risolverlo nel migliore dei modi e nel minor tempo possibile”.
Per quanto riguarda l’imposta sulla pubblicità, invece, alcune attività hanno ricevuto importi sproporzionati: anche in questo caso si è trattato di un errore. Gli importi, e i relativi avvisi, saranno nuovamente emessi in modo corretto, con scadenza posticipata al 31 dicembre. Anche in questo caso, chi ha già pagato riceverà lo storno sul 2022.
Fonte: Comune di Altopascio - Ufficio stampa