Flog, Cgil: "Sospendere i concerti non significa chiudere"
In questi ultimi giorni abbiamo assistito ad un susseguirsi di notizie stampa, servizi radio e tv, post sui social media, che annunciano chiusure definitive della Flog e dell’Auditorium con conseguenti perdite culturali per il tessuto cittadino.
Ricordiamo che la Flog è ancora oggi gestita dalle maestranze della Leonardo, dell’Esaote e dai pensionati delle aziende metalmeccaniche figlie della storia delle ex Officine Galileo.
La questione oggettiva che ha generato le notizie è centrata sulla sospensione di una stagione concertistica, e tale sospensione non significa chiusura della Flog e non cancella quel ruolo di presidio culturale ed erogatore di servizi per cui è nata, soprattutto in un periodo ancora segnato dalla pandemia Covid.
Chi non ha titolo non gridi alla chiusura della Flog, perché la Flog è dei suoi soci ed è patrimonio culturale e sociale a cui l’intera collettività può accedere. La Flog non è solo spazio per concerti ma è una realtà da sempre aperta alla città: negli spazi Flog intere generazioni si sono confrontate sui temi politici, sindacali e assemblee studentesche.
La Rsu è al fianco della Flog, e ricorda al sindaco di Firenze, che conosce bene il tema e la storia, che le strutture e le attività della Flog a Firenze sono il frutto del volontariato dei lavoratori e delle lavoratrici, e lo invita quindi a sostenere fattivamente questa realtà.
La Rsu (Fim-Fiom-Uilm) Leonardo Campi Bisenzio (Firenze)