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Dai fornelli dei Quattro Gigli alla scrittura, il premio ‘Montopoli per sempre’ va a Renza Marmugi Puccioni

Una vita nella cucina del ristorante albergo di Montopoli tra sacrifici e soddisfazioni, insieme alla famiglia. L’omaggio ad una “Protagonista silenziosa e tenace”

Una ristoratrice instancabile sul lavoro certo, ma anche una racconta storie, una custode della memoria e della cucina. Questo pomeriggio Montopoli si è riunita per omaggiare Renza Marmugi Puccioni, nella sala Pio XII gremita di parenti e amici affezionati.

L’Associazione Culturale Arco di Castruccio ha consegnato il premio “Montopoli per sempre” alla cuoca Renza Marmugi Puccioni che per 54 anni ha gestito insieme alla famiglia il ristorante albergo ‘I Quattro Gigli’. Un omaggio alla carriera, ad una dedizione per il lavoro senza confini, mossa dalla passione e dall’amore per il suo territorio.

Queste le motivazioni dell’associazione e del presidente Marzio Gabbanini: “Renza è da sempre associata a questo ristorante, Renza è ´I Quattro Gigli’ e insieme al marito Vinicio, alla figlia Fulvia e al genero Luigi, hanno contribuito alla fortuna del ristorante, fino a farlo conoscere fuori dalla Toscana e all’estero, tutto grazie alla sua perseveranza. Ma cosa sarà Montopoli senza i Quattro Gigli? Non è solo un ristorante, è un’istituzione. È un punto di riferimento”. Il presidente ha annunciato quello che poi ha affermato, tra lacrime di commozione la figlia Fulvia. L’albergo e ristorante, presente dal 1967 nel centro di Montopoli, saluterà il paese e i suoi clienti. Questo almeno per quanto riguarda gli storici gestori, con ormai troppi anni di lavoro sulle spalle. “Ci sono i segnali di dire basta - racconta Fulvia - c’è enorme dispiacere ma anche la certezza che tutto quello che si poteva fare, lo abbiamo fatto. Quando arrivano i clienti ed esclamano “oh sono arrivato a casa mia” è il più grande complimento che si può ricevere. Ciò che è stato rimane davvero nella storia”. Stanno dunque per arrivare le meritate ferie per Renza e la sua famiglia. La struttura è stata venduta e il testimone verrà passato a nuovi proprietari, con progetti importanti di sviluppo.

Ma tornando al presente, il pomeriggio ha fatto conoscere Renza Marmugi Puccioni, oggi 86enne. Giovane di Santa Maria a Monte, finisce le elementari ma la possibilità di continuare a studiare, come per molti a quel tempo, non ci fu. Inizia a lavorare come ricamatrice, poi come barista fino all’arrivo a Montopoli e all’inizio della lunga carriera ai fornelli. Anni di duro lavoro, sacrifici ma anche di soddisfazioni, accompagnati sempre da un’altra passione coltivata in sordina. Oltre ai mestoli Renza ha impugnato per tutta la vita la penna, scrivendo poesie e racconti in vernacolo, sui propri pensieri e piccoli aneddoti. Storie di vita, ricordi del passato che oggi nero su bianco raccontano a chi li legge ciò che Renza ha osservato dal suo ristorante albergo e non solo. Da nonno Trivella alla visita di Benigni, che soggiornò quando ancora era agli albori, proprio ai Quattro Gigli. Le parole sono state lette dal nipote e dagli amici, che sulle vecchie dediche hanno rievocato altri tempi e l’emozione di molti.

L’Arco di Castruccio ha dunque premiato Renza Marmugi Puccioni “Protagonista silenziosa e tenace del successo del Ristorante "Quattro Gigli".

Una persona che “ha sempre dimostrato di saper fare con grande umiltà, restando dietro le quinte e questo per me è il valore più grande. Una figura non comune da premiare - conclude Gabbanini - per l’amore che questa donna ha sempre creato intorno a sé con la sua famiglia, i suoi amici e tutti i Montopolesi”.

Negli anni tra i menù tipici da preparare, ha insegnato come ha raccontato ancora la figlia Fulvia, l’etica del lavoro “con grande capacità di comunicazione ai giovani. Ricordo anche mio babbo Vinicio - conclude - lui le pensava, mamma Renza le faceva”. Una famiglia infine che ha lavorato in squadra, premiata tutta oggi pomeriggio con l’omaggio alla cuoca scrittrice.

Margherita Cecchin

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