Da Montelupo verso Marte, Ilaria Cinelli alla scoperta dello spazio
Sulla sua carta d'identità ha scritto "Comune di Montelupo Fiorentino", ma Ilaria Cinelli gira il mondo per realizzare il suo sogno che è quella di andare nello spazio.
Ieri il Consiglio Comunale l'ha ricevuta per tributarle un omaggio ed è stato davvero molto molto interessante ascoltare la sua storia, pensando che è stata definita "una delle cento donne che cambieranno il mondo".
Ilaria Cinelli è ingegnere, brillante ricercatrice, specializzata in ingegneria biomedica e in progettazione di missioni spaziali che può vantare importanti dottorati di ricerca a livello internazionale. È inoltre Fellow, cioè membro esperto, dell'Aerospace Medical Association per medicina spaziale, e dell'Aerospace Human Factors Association per fattori umani in aerospazio.
Grazie alla sua preparazione è stata scelta per ben otto volte come Comandante di missioni spaziale simulata, presso il Mars Desert Research Station, nel deserto dello Utah, a capo di un team internazionale che per qualche settimane ha sperimentato le condizioni di vita e lavoro esattamente come se si trovassero sulla superficie di Marte.
"Ho cominciato ad appassionarmi allo spazio nel momento in cui mi sono chiesta che cosa sarebbe accaduto in assenza di gravità e ho iniziato a comprendere che cambiando le condizioni, cambia la percezione di tutto quello che conosciamo e studiamo. Nello spazio non c'è mai una risposta definitiva; è necessario fare un'ipotesi e poi testarla sul campo e vedere se funziona oppure no. Dobbiamo ridurre il margine di errore. Per questo i test nelle basi spaziali sulla terra sono indispensabili. È vero che la ricerca spaziale è molto costosa, ma è altrettanto vero che le scoperte che facciamo hanno risultati essenziali per la vita sulla terra, di tutti i giorni, in tutti gli ambiti: dalla medicina alle tecnologie, dalle procedure alle dinamiche umane - racconta Ilaria Cinelli e prosegue -. Mi sto appassionando sempre a nuovi progetti e nuovi studi. L'ultimo riconoscimento che ho ricevuto riguarda la gestione del traffico spaziale attraverso algoritmi di intelligenza artificiale".
E se essere una tra le più giovani scienziate astronaute non bastasse, leggendo il suo incredibile curriculum, a dimostrazione delle sue qualità morali, Ilaria è anche mentore in un progetto delle Nazione Unite per ispirare altre brillanti donne che sognano lo spazio (Space4Woman, piattaforma dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari spaziali).
"Da tempo aspiro ad essere astronauta, parto però da condizioni oggettivamente penalizzati: sono donna, europea e civile. Per raggiungere quell'obiettivo devo studiare, fare ricerca ottenere meriti che mi permettano di accreditarmi per quel ruolo, o nell'Agenzia Spaziale o presso soggetti privati. Voglio dire che per raggiungere i risultati sperati bisogna davvero mettercela tutta e anche combattere contro discriminazioni di cui sono oggetto molte donne, me compresa.
Le donne, contro ogni evidenza scientifica, sono ritenute una minoranza. È vero che in teoria ci sarebbero norme a tutela della parità di genere, ma semplicemente non sono applicate, quindi non possiamo sapere se sono valide oppure no. Per questa ragione ritengo molto importante il mio ruolo di mentore: le donne hanno bisogno di altre donne che con il loro esempio trasmettano fiducia nella possibilità di riuscire e di abbattere stereotipi e discriminazioni".
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa