Focolaio covid alle scuole Calasanzio, 15 contagiati e 200 a casa

L'istituto Calasanzio di via Carrucci a Empoli (foto da Facebook)

Quasi 200 tra bambini e ragazzi dell'istituto Calasanzio di Empoli a casa per un focolaio covid partito a inizio settimana. I coinvolti, la stragrande maggioranza in Dad per precauzione, vanno dalle classi delle elementari passando per una classe della scuola media, fino al nido, chiuso oggi con un caso di contagio, e alla scuola dell'infanzia, che sarà chiusa domani.

Il numero dei contagiati covid al Calasanzio è di 15 alunni e 5 adulti, questi ultimi maestre e addetti che hanno avuto a che fare con le scuole elementari.

"Siamo stati costretti a chiudere per un aumento considerevole di casi positivi - spiega Fabio Fabbri, responsabile di Scuole per Crescere che ha in gestione il sistema educativo al Calasanzio -, abbiamo avuto pochissimi casi durante il lockdown e abbiamo applicato tutte le misure necessarie finora ma siamo ancora in pandemia e sono i comportamenti fuori dalla scuola a causare il rischio contagio".

L'Istituto Calasanzio ('gli Scolopi' come viene ancora chiamato dagli empolesi) ospita una ventina di bimbi al nido e 60 alla scuola d'infanzia, un centinaio alle scuole elementari, 70 alle medie. La fetta più grossa è di liceali, ben 120. Questi ultimi non hanno subito cambiamenti e stanno continuando le lezioni: con tutta probabilità ha influito anche la vaccinazione dei ragazzi sopra i 12 anni.

La preoccupazione è stata tanta vista l'escalation e la comprensibile apprensione dei genitori. Infatti per un tampone debolmente positivo emerso in una classe seconda della scuola media, è stato deciso il ritorno in Dad anche per i ragazzi che la frequentano.

"Abbiamo un confronto quotidiano con la Asl e un supporto costante per la situazione. Speriamo di poter annunciare il rientro in classe la prossima settimana. Abbiamo provveduto a una sanificazione straordinaria già dopo i primi 3 casi, le entrate in classe erano già diversificate, non so cosa si possa fare di più - commenta Fabbri -. La scuola rimane il luogo più sicuro grazie al distanziamento, alle mascherine e alle misure introdotte. Fuori dalla scuola il rischio aumenta".

Elia Billero

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