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Tumori del naso, 395 casi in 15 anni in Toscana per le polveri nei luoghi di lavoro

In occasione della settantunesima giornata nazionale per le vittime sul lavoro, celebrata lo scorso 10 ottobre, l’area funzionale per la Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (PISLL) dell’Azienda Sanitaria, diretta dal dottor Luigi Mauro, ha promosso un seminario nell’ambito delle iniziative della Rete Regionale che sostiene i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.

“I tumori del naso e dei seni paranasali: fattori di rischio professionali e misure di prevenzione” sono stati gli argomenti al centro di un confronto tra operatori delle Aziende Sanitarie, figure della prevenzione aziendali, Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e Medici competenti sui tumori naso-sinusali.

Il focus del seminario è stato individuato in considerazione della presenza particolarmente diffusa sul territorio dell’ASL Toscana Centro di attività che rappresentano potenziali rischi per lo sviluppo di patologie tumorali naso-sinusali come le polveri di legno e le polveri di cuoio. La malattia, sebbene rara, è grave e spesso con prognosi sfavorevole per il paziente. Dall'istituzione del Registro dei tumori naso-sinusali nel 2005, fino al 2020, in tutta la Regione Toscana si sono verificati 395 nuovi casi, di cui oltre la metà nel territorio dell'Area Vasta Centro.

In genere questa patologia insorge dopo decenni dall'inizio dell'esposizione e quindi non è sempre agevole collegarla ai rischi presenti nei luoghi di lavoro. Al di là della diagnosi che può essere tardiva e delle terapie messe in atto, risulta imprescindibile un'azione di prevenzione mirata per l’adozione nei luoghi di lavoro di tutte le misure disponibili per eliminare o ridurre al minimo i livelli di esposizione alle polveri.

“I relatori hanno affrontato da diverse angolazioni il tema dell’applicazione di misure tecniche, organizzative e procedurali per il controllo di questo fattore di rischio – ha detto il dottor Luigi Mauro. Un aspetto fondamentale resta la corretta informazione, formazione e sensibilizzazione di tutti i soggetti coinvolti, proprio perché il primo passo per la prevenzione è sempre rappresentato da una adeguata consapevolezza del rischio.”

L’obiettivo della giornata, infatti, è stato quello di fornire indicazioni per la prevenzione dei tumori del naso e dei seni paranasali, valutando quali sono i dispositivi di protezione sia collettivi che individuali più idonei per ridurre al minimo la dispersione e l’inalazione di polveri di legno e di cuoio nell’ambiente di lavoro, oltre alla individuazione di procedure e mezzi con cui effettuare la pulizia delle macchine e delle postazioni di lavoro. E’ stata sottolineata inoltre l’importanza di fornire indicazioni sulla sorveglianza sanitaria e sugli esami di screening previsti dal protocollo sanitario da parte del medico Competente sia dal punto di vista della prevenzione che per una diagnosi precoce della malattia.

“Colpisce e indigna che continuino a morire mediamente tre lavoratori al giorno, vittime di infortuni sul lavoro – ha sottolineato la dottoressa Tonina Iaia, direttore PISLL di Empoli e responsabile scientifico del seminario - ma è importante ricordare anche i tanti lavoratori che muoiono, magari dopo anni di lunghe sofferenze, a causa di malattie professionali contratte in ambienti di lavoro in cui non sono ben controllati i fattori di rischio per la salute.”

L’apertura dei lavori del seminario è stata affidata all’ingegner Giovanna Bianco, responsabile Regionale del Settore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro ed il Dottor Luigi Mauro, Direttore dell'Area Funzionale PISLL dell'ASL Toscana Centro. Fra gli interventi preordinati, oltre ai Medici e Operatori esperti PISLL, sono intervenuti Piero Mannucci, lavoratore in pensione rappresentante ANMIL e la dottoressa Lucia Miligi dell'ISPRO di Firenze, Responsabile del Registro Toscano dei Tumori rinosinusali. Si sono poi alternati interventi di RLS di aziende afferenti ai settori produttivi di interesse. I lavori sono terminati con un dibattito aperto a tutti i partecipanti.

Fonte: Asl Toscana Centro

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