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Minacce a Renzi durante un comizio: solidarietà in Consiglio regionale

Matteo Renzi

Ferma condanna per le parole offensive e intimidatorie indirizzate al senatore Matteo Renzi durante il comizio elettorale organizzato dai sostenitori di Giuseppe Conte a Montevarchi (Ar) e presa di distanza dal comportamento assunto da quanti partecipanti all’evento pubblico che hanno udito, e che non si sono sul momento dissociati rispetto a quanto stava accadendo.

È quanto esprime una mozione presentata dai componenti del gruppo Italia viva in Consiglio regionale Stefano Scaramelli e Maurizio Sguanci, approvata in aula. “Dobbiamo dare un segnale chiaro di condanna dell’odio e della violenza verbale”, ha detto Scaramelli.

Francesco Torselli (FdI) ha espresso solidarietà a Renzi, ma ha sottolineato come a moderare il dibattito ci fosse un giornalista, e che sarebbe stato suo compito interrompere il dibattito davanti a quanto stava accadendo.

Solidarietà, a Renzi e a tutti coloro che sono stati minacciati negli ultimi tempi, è stata espressa pure da Marco Stella (Forza Italia). Anche Cristina Giachi (Pd) ha espresso solidarietà e chiesto di apportare alcune modifiche all’atto. Irene Galletti (M5S) ha detto che “è fondamentale condannare ogni gesto di violenza e Conte, a differenza di altri, lo ha sempre coerentemente fatto”. “Però non ricordo – ha aggiunto – che simile solidarietà sia stata data tutte le volte che è stata offesa Virginia Raggi o altri. Dovremmo inondare il Consiglio di richieste di solidarietà, lo stesso giorno Conte a Sansepolcro è stato bersaglio di insulti gravissimi. Ma non abbiamo fatto nulla, perché questa si chiama strumentalizzazione, è un tentativo di dare un po’ di visibilità a chi ne ha sempre più bisogno”.

Anche Elisa Montemagni (Lega) ha ricordato che “due nostri rappresentanti toscani nell’ultimo mese sono stati minacciati, ma non se ne è parlato. Se tutte le volte che capitano episodi del genere dovessimo chiedere solidarietà ci vorrebbe uno spazio apposito in Consiglio. Oggi abbiamo perso mezz’ora per un atto dal contenuto scontato, d’ora in avanti sarebbe meglio impiegare il nostro tempo in cose più utili”.

Silvia Noferi (M5S), esprimendo solidarietà a chiunque sia stato oggetto di minacce, come “Cgil, Cisl e gli operai malmenati a Prato davanti a un presidio”, ha detto di essere stata sul palco, ma di non avere udito offese, e che sarebbe utile domandarsi chi ha effettivamente sentito. “Anche Conte lo stesso giorno è stato pesantemente insultato – ha ribadito – ma se si presenta tutte le volte un atto non si finisce più”.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa

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