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Cascina un anno dopo le elezioni, il centrosinistra volta pagina

365 giorni fa, dopo il ballottaggio, Michelangelo Betti fu eletto sindaco di Cascina. In un anno, a fianco della gestione della pandemia, l'amministrazione ha puntato sui progetti futuri

Michelangelo Betti, sindaco di Cascina (foto gonews.it)

Un anno fa Cascina passava nelle mani del centrosinistra. Oggi, 365 giorni dopo, la Toscana sta trascorrendo ancora giorni di elezione, con le amministrative appena concluse in 31 comuni e che ne vedranno due al ballottaggio (qui la notizia).

Le passate elezioni cascinesi furono un evento politico molto seguito, anche fuori dal pisano. Questo perché la cittadina, dopo quattro anni di mandato di centrodestra, si trovava un po' spaesata alla chiamata anticipata alle urne. Tra le motivazioni il cambio radicale di colore politico, ancora fresco ma già 'ferito' per alcuni, dalla prematura partenza della ex sindaca Susanna Ceccardi, dopo l'elezione come europarlamentare.

E così, dopo una campagna combattuta tra ben sei candidati sindaco, la città del legno arrivò a quel pomeriggio di ballottaggio. Sotto ai monitor che riportavano le percentuali ottenute dagli sfidanti, ognuno barricato coi sostenitori nel proprio comitato, ad avere la meglio fu Michelangelo Betti. Ad un anno preciso da quelle ore di attesa e dall'avvenuta proclamazione, la nuova Giunta partita durante l'emergenza pandemica, fa i conti con quanto fatto o avviato, nell'ottica di una progettazione che guarda al futuro.

Subito dopo l'elezione, nell'ottobre 2020, anche Cascina fu travolta prima dalla seconda e poi dalla terza ondata Covid. "Nella prima parte dell'anno abbiamo dovuto pensare alla gestione dell'emergenza - racconta il sindaco Betti - ma a fianco di questo, abbiamo lavorato in termini di progettazione. Siamo riusciti ad entrare nella graduatoria nazionale del bando Pinqua, sulla qualità dell'abitare per la rigenerazione urbana". Cascina riceverà 15 milioni di euro per ristrutturare il patrimonio edilizio comunale, ai fini dell'emergenza abitativa. Stessa cifra di finanziamento anche per un altro importante intervento, come continua il primo cittadino in merito ai primi principali interventi sul tavolo: "Un confronto con Acque porterà dai mesi prossimi fino al 2025 una stagione di lavori, per 10 km di nuove fognature e il raddoppio del depuratore di San Prospero. Con questo progetto, anche la qualità ambientale nel comune aumenterà di molto". Sempre parlando di progetti, è sul tavolo la costituzione di un distretto rurale tra comuni del territorio, da Cascina verso sud, fino a Collesalvetti, per nuove forme di dialogo con gli altri enti. Una collaborazione, "che vorremmo provare a fare anche per il PNRR, per agganciare il nostro Comune nei fondi che arrivano dall'Europa".

Michelangelo Betti, sindaco di Cascina (foto gonews.it)

Si tratta di un altro segno di cambiamento rispetto alla precedente amministrazione, come spiega il sindaco. La rottura col passato si è vista anche in altre occasioni, ad esempio con il ritorno di Cascina in Anci o con le dichiarazioni sulla volontà di modificare la domanda degli alloggi popolari. "C'è stato un cambio radicale nel 2016 - continua Betti - altrettanto nel 2020. Il bando dell'edilizia popolare lo stiamo predisponendo ora, in base alla modificata legge regionale, ma ciò che è stato anticipato troverà spazio nella domanda. Anche in ambito culturale e sociale abbiamo ritenuto di dare discontinuità rispetto al passato, perché alla fine era quella la volontà degli elettori".

Cascina, città del commercio e dell'artigianato, a colpo d'occhio non appare cambiata. La torre dell'orologio è sempre la stessa, così come il centro e le sue frazioni. Ma dal municipio fuoriesce la volontà di voltare pagina, e proprio da lì, il sindaco risponde anche alle tensioni tra i banchi del Consiglio comunale e alle accuse di "scarsa trasparenza" nei confronti della giunta e dello stesso progetto Pinqua. "Queste prese di posizione o sono strumentali o sono poco fondate. Per partecipare al bando Pinqua - precisa il sindaco - abbiamo redatto una proposta progettuale con uffici comunali e assessori, affidando 2mila 500 euro per un contributo esterno, tutto nella piena trasparenza e nella linearità della legislazione in materia. Questo per arrivare ai 15 milioni di finanziamento. L'opposizione ha detto che ci sono opacità, scarsa trasparenza... mah - prosegue ancora Betti, con un velo di sereno scetticismo - se è così che facciano denunce in base a quello che ritengono degno di attenzione da parte della magistratura. Altrimenti sono chiacchiere".

Con oggi si chiude il primo anno per la barca amministrativa di Cascina, che vira verso il 2022, in parte già scritto e programmato. Un avvio al nuovo anno, "con un livello di progettazione più possibile alto - conclude da dietro la scrivania il sindaco Michelangelo Betti - in maniera tale che ci sia una stagione di crescita che vada oltre i limiti del mandato amministrativo".

Margherita Cecchin

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