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Morte Sara Scimmi, consulenti italo-americani identificano l'auto misteriosa

(foto gonews.it)

C'è un'importantissima svolta per quanto riguarda il caso della morte di Sara Scimmi, la 19enne scomparsa nella notte del 9 settembre 2017 dopo essere stata travolta lungo la 429 a Castelfiorentino dopo essere uscita dalla discoteca Kaleido. La notizia è in esclusiva e in anteprima per gonews.it: è stata individuata l'auto che nelle previsioni dell'accusa avrebbe avuto un ruolo fondamentale nella morte della giovane castellana.

Se l'unico processo penale ancora aperto, quello legato alle responsabilità del camionista Milko Morelli, si è concluso in primo grado con la sua assoluzione (si attende una data per la prima udienza di appello), ci sono novità che potrebbero riaprire le indagini per l'omicidio colposo.

Ricordiamo che il procedimento era stato archiviato, ma la sentenza di primo grado aveva dato un chiaro segnale, ossia che il camionista è assolto da omicidio stradale perché qualcuno 16 secondi prima colpisce la povera Sara. Lei sarebbe già morta, colpita da un altro mezzo. Ma quale?

L'identificazione dell'auto incriminata non è stata possibile a pieno in tutti questi anni nonostante le immagini delle telecamere di videosorveglianza del distributore poco lontano dalla scena del delitto. Si è parlato di una Polo, di una Golf, di un'Audi A3, ma senza certezze non è possibile portare l'elemento come prova.

I familiari di Sara Scimmi si sono dunque rivolti al gruppo di legali e consulenti italo-americani Emme Team. In passato questi esperti si sono occupati di casi finiti alla ribalta nazionale, come la morte di Tiziana Cantone, vittima di revenge porn, il mistero di Mario Biondo, cameraman palermitano trovato morto a Madrid e su cui la famiglia continua a chiedere giustizia, o ancora il caso Sara Aiello, ripresa in video mentre moriva.

Ebbene, il team ha acquisito dai legali Carlo Presutti Cioni e Vanessa Daini il materiale delle indagini ed è riuscito con tecnologie avanzate a ripulire il video dai disturbi e riprocessarlo in alta definizione. Il team ha provveduto a far rilevare misurazioni e distanze sul luogo, ottenendo un'accurata valutazione sulle dimensioni del veicolo.

Sommando queste informazioni assieme alla particolare tipologia dei fari e ai calcoli della prospettiva lineare, rispetto all’inquadratura della camera che ha ripreso il passaggio della vettura, è stato possibile finalmente risalire al modello del veicolo. Una prova importantissima che potrebbe essere usata per chiedere la riapertura delle indagini.

Il prossimo passo è quello della perizia sullo smartphone che era in uso a Sara Scimmi. C'è ancora molta strada da fare per scoprire quanto realmente accaduto nella notte, ma l'aiuto delle tecnologie all'avanguardia ha già chiarito un mistero irrisolto finora.

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