gonews.it

Scrittore a 90 anni: presentato a Pistoia il primo libro di Cirano Andreini

Cirano Andreini

Scrive da sempre, prima a mano, poi con la sua vecchia Olivetti lettera 32, ma soltanto adesso ha deciso di raccogliere in un libro i numerosi racconti, alcuni dei quali gli hanno valso anche premi letterari.

Così Cirano Andreini, classe 1931, ex ebanista, ex capotecnico delle Ferrovie dello Stato e collaudatore dei treni prodotti a Pistoia, ha deciso di raccogliere in un libro oltre 50 racconti.

Il volume sarà presentato al pubblico dei lettori sabato 2 ottobre tra le 15 e le 17.30 nel corso degli Open Days di Gea (ex Cespevi) in via Ciliegiole 99 vicino all’ospedale S. Jacopo di Pistoia.

“Da solo - si schermisce - non me la sarei sentita di veder messi a valore letterario e a pubblica lettura i miei scarabocchi ricchi di una vita. Così invio un grande e particolare grazie a chi ha “brigato”, “fomentato”, “selezionato”, “ragionato” sulle centinaia di pagine dei miei racconti, bozzetti, carotaggi della memoria e così via. Sono sbalordito che la decina di chili di fogli da me scritti fosse degna di qualcosa di più del sacco di Alia, subito dopo le mie esequie”.

Invece i suoi racconti sono diventati un bel libro di 250 pagine con foto, edito da SetteGiorni, disponibile per il momento nelle principali librerie di Pistoia a soli 11 euro.

La prima parte si compone di 21 storie di guerra, tutte vissute in prima persona dall’autore. Sono quelli che lui stesso definisce i “carotaggi della memoria”, la sua, che rievoca il vissuto di quando era bambino alle prese con la guerra e con i bombardamenti. Con lo struggente ricordo di Antonio Zanzotto, uno dei cinque fratellini e suo compagno di banco, uccisi da una bomba in via dei Gelli a Pistoia. E con un motivato “elogio delle bombe”.

La seconda contiene tredici racconti di altrettanti viaggi, compiuti nel Pistoiese e in Toscana, rigorosamente a piedi dopo aver raggiunto con mezzi pubblici il punto di partenza, per poi essere rigenerati dai colori, dai profumi, dal silenzio di cui racconta. Tra tutti si segnala un inedito percorso, da Poggio a Caiano a Pontelungo di Pistoia, risalendo il corso dell’Ombrone lungo l’argine, proponendo storie come quella dell’antico Lago di Pistoia, originato dal Masso della Gonfolina.

La terza sezione ha al centro donne e uomini, ritratti in scenari assai diversi, che si sostanziano degli ambienti e delle vicende che la sorte ha dato loro da abitare e da vivere. E racconta storie godibili. Ne è un esempio quella del Gobbo di Pistoia, omicida dopo aver subito trent’anni di vessazioni, amato dal popolo, quasi graziato dal giudice, al quale si dice sia dedicata una piazzetta nel centro di Pistoia.

 

Fonte: Ufficio Stampa

Exit mobile version