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Sciopero Mps, Cgil: "La politica batta un colpo, la Toscana rischia di essere la regione più colpita"

Un presidio del 2020 a Roma di Fisac Cgil

Sciopero Mps, la dichiarazione di Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana) al presidio a Siena: “Siamo preoccupati per le scelte che il Governo intende praticare. La Toscana non deve perdere una banca storica e un riferimento importante per cittadini e imprese. Se la testa della banca dovesse andare altrove, ci troveremmo di fronte a perdite di posti di lavoro sia diretti che nell’indotto, non possiamo permetterci questo colpo all’economia e allo sviluppo del territorio. La protesta di oggi serve anche per chiamare alla responsabilità la politica, che deve battere un colpo, non va bene che il sindacato abbia chiesto un incontro al Governo e ancora non sia arrivato”.

Ha aggiunto sempre dal presidio a Siena il segretario generale di Fisac Cgil Toscana Daniele Quiriconi: “Questo sciopero serve a ribadire la richiesta di convocazione del tavolo presso il Ministero del Tesoro con i sindacati: sono cinque mesi che la prima richiesta è stata fatta all’azionista pubblico, senza seguito. Non possiamo assistere a una continua fuoriuscita di notizie di stampa che parlano di migliaia di esuberi o di attività che Unicredit non sarebbe interessata ad acquisire, non possiamo assistere alla destrutturazione della più antica banca del mondo con uno spezzatino in più parti. Senza contare il rischio di progressivo abbandono di interi territori: la Toscana rischia di essere la regione più colpita dagli esuberi e dalla chiusura di attività legate a Mps, mentre per le sue caratteristiche invece ha bisogno assoluto di una banca vicina al territorio”.

Bonafè e i deputati toscani del Pd: “Il Governo convochi i sindacati”

“Oggi i lavoratori e le lavoratrici di Mps sono in sciopero e la loro mobilitazione è accompagnata da una lettera molto forte. Noi crediamo che la loro legittima richiesta di essere convocati ed ascoltati dal Governo, e di non pagare il costo della crisi, sia giusta e che vada sostenuta. Dobbiamo ricordare che Mps è la più antica banca del Paese e la prima azienda toscana”. Così scrivono i deputati toscani del Pd Susanna Cenni, Umberto Buratti, Rosa Maria Di Giorgi, Luca Sani, Andrea Romano, Stefano Ceccanti, Lucia Ciampi, Martina Nardi, Luca Lotti, Laura Cantini, Alessia Rotta e Filippo Sensi.

“Abbiamo sempre posto la salvaguardia dell’occupazione, assieme alla tutela del marchio e della integrità dell’istituto, tra i punti per noi irrinunciabili in questa delicata fase di confronto con UniCredit. Lo abbiamo chiesto al ministro Franco durante la sua audizione e lo ha ribadito Enrico Letta, impegnato su questi punti. Ieri il premier Draghi ha parlato di un Patto per la crescita e di una necessaria condivisione delle scelte. Lo condividiamo molto. Noi pensiamo - aggiungono i deputati - che condivisione e ascolto siano necessari anche per il futuro di Mps e per questo chiediamo al Governo di convocare i sindacati”.

“Il principale punto irrinunciabile su cui abbiamo chiesto garanzie in merito alla trattativa su Mps - fa eco Simona Bonafè, segretaria del Pd Toscana - é la questione occupazionale. Per questo é assolutamente necessario, come chiediamo da mesi, un confronto del Governo con i sindacati. Si tratta dei rappresentanti di decine di migliaia di lavoratori tra banca e indotto. Questo incontro, come ha chiesto il nostro segretario e che stiamo sollecitando anche attraverso i nostri parlamentari, deve avvenire al più presto”.

First Cisl Siena e Cisl Siena: "Confronto con le parti sociali"

“Oggi è una giornata storica e ci auguriamo di svolta, per la vicenda Mps. Tutta Italia ha aderito in maniera compatta al richiamo delle organizzazioni sindacali aziendali dimostrando ancora una volta lo spiccato attaccamento all’azienda e al suo futuro. Di fronte a questi inequivocabili segnali, ci chiediamo ancora di più come può il Governo non aprire il tavolo di confronto con le parti sociali, sollecitato da mesi a più riprese. Un tavolo, ribadiamo, necessario a chiarire quanto effettivamente questa ipotetica operazione sia garantista per il sistema creditizio italiano, sollecitando altresì lo studio di ipotesi alternative tese a non distruggere il patrimonio del gruppo Mps. In attesa dei dati ufficiali nonché definitivi dello sciopero, ci sembra doveroso ringraziare tutti quei colleghi che hanno partecipato alle assemblee unitarie e oggi ne hanno dimostrato concreta conseguenza”.
Così La First Cisl Siena e la Cisl Siena al termine dello sciopero generale in piazza Salimbeni.

 

Fonte: Ufficio Stampa

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