Sagra del tartufo alla Serra, inizia il valzer degli eventi nelle frazioni
Ci siamo: La Serra si anima per la quattordicesima volta con la “Sagra del tartufo bianco e del fungo porcino”, allestita negli ampi spazi del tendone polivalente in via Maremmana (dove già si svolgono importanti sagre lungo tutto l’anno).
Si tratta della seconda edizione di questa iniziativa che deve fare i conti con le restrizioni anticovid, perché l’anno scorso La Serra ebbe la fortuna di non ritrovarsi nuovamente nel bel mezzo dei divieti assoluti di assembramento anti contagio.
La sagra del tartufo bianco e del fungo porcino è il primo appuntamento della stagione del tartufo e sarà seguita dalle altre feste paesane – con al centro ovviamente il tartufo bianco delle colline sanminiatesi – di Corazzano, Balconevisi, Ponte a Egola e San Miniato Basso.
Il tutto in vista della Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco (organizzata da Fondazione San Miniato Promozione) che si terrà il 13-14, 20-21 e 27-28 novembre.
"Finalmente si parte – ha rimarcato il presidente di Fondazione San Miniato Promozione Marzio Gabbanini – la stagione del tartufo entra nel vivo. Faccio i complimenti a La Serra e a tutti i volontari che fanno da sempre un grande lavoro; noi siamo a vostra disposizione come di chiunque voglia promuovere le eccellenze di San Miniato".
I complimenti sono giunti anche dall’assessore alla cultura Loredano Arzilli: "Si sente il bisogno di ripartire, anche per gli eventi che riguardano il tartufo; le sagre diffuse sul territorio sono un ottimo antidoto contro il problema degli assembramenti, così in tanti possono venire ad assaporare questo prodotto pregiato di San Miniato".
Ma torniamo a La Serra, centro piccolo ma vivace animato da tante iniziative (si vedano la sagra del 'cunigliolo fritto' oppure gli eventi al crossodromo): tra le specialità previste nel menù, molto rinomati a apprezzati sono i tagliolini al tartufo, che non hanno eguali essendo tra l'altro serviti nella stagnola per preservarne l'aroma; poi le lasagne al tartufo bianco, le uova al tartufo e i funghi fritti.
"Siamo contenti - ha sottolineato il presidente del circolo Arci Cesare Profeti - e c’è voglia di far assaporare il tartufo; al momento non è facile approvvigionarsi di tartufo, perché il clima è cambiato. Ma chi verrà da noi mangerà bene in un contesto piacevole".
Sulla questione della stagionalità del tartufo bianco è intervenuta anche Paola Castaldi dell’Associazione Tartufai: "Da 4-5 anni notiamo che l’inizio della raccolta si è spostato di un mese in avanti, per cui chiediamo che la Regione ne tenga conto e modifichi il calendario. Il clima siccitoso non aiuta, però confidiamo nelle piogge per poter soddisfare le richieste delle sagre e di chi vuole gustare questo prodotto delle nostre terre".
Gli stand gastronomici saranno aperti venerdì e sabato a cena dalle 20 e domenica anche a pranzo dalle 12. Ovviamente, visto il contesto pandemico, per garantire la sicurezza di avventori e volontari saranno seguite le disposizioni previste dai protocolli anti-contagio. Per partecipare alla sagra è consigliata la prenotazione (al numero 3391639542). È inoltre necessario esibire il proprio green pass per poter mangiare al tavolo.
Fonte: Fondazione San Miniato Promozione