Debutta il primo libro sulla storia della biblioteca di San Casciano
Come nasce, si sviluppa e si struttura l'amore per la lettura della comunità sancascianese nel corso del tempo. “Storie della biblioteca comunale di San Casciano” è il titolo del primo volume che ripercorre la storia dello spazio lettura di San Casciano. Il testo, pubblicato grazie al contributo del Consiglio Regionale della Toscana concesso nell’ambito della Festa della Toscana 2020, sarà presentato giovedì 23 settembre alle ore 18 negli spazi della biblioteca comunale (via Roma) alla presenza del sindaco Roberto Ciappi.
Il libro è frutto di un lavoro scritto a più mani, costituito da testimonianze e documenti ritrovati, con i contributi di Sara Gremoli, presidente di Sgabuzzini Storici, i bibliotecari Rosanna Italiano e Marco Rossetti e i ricordi di Cecilia Bordone.
“L’idea di realizzare questa pubblicazione – spiega l’assessore alla Cultura Maura Masini - nasce per offrire ai giovani un quadro di informazioni, ci auguriamo il più completo possibile, sul primo nucleo della nostra biblioteca e sulle vicende che l’hanno portata ad assumere aspetto e funzioni contemporanee, il volume rappresenta anche una dedica a tutti coloro che ne hanno fatto parte nel corso del tempo, da utenti e operatori, contribuendo al suo sviluppo e alla sua crescita nel tessuto culturale e sociale della comunità chiantigiana”.
Dopo i saluti dell'assessore Maura Masini, le "Storie" vengono introdotte da un ampio approfondimento curato dal bibliotecario Marco Rossetti che spiega il valore poliedrico del libro, strumento di coesione e rete solidale, e le sue metamorfosi digitali con l'avvento dell'innovazione tecnologica e multimediale.
È di Sara Gremoli il testo che all'interno del volume ricostruisce le vicende della biblioteca sancascianese partendo da quella dimensione popolare circolante di San Casciano che affiorò nel 1868, poi dal primo dopoguerra all'avvento del fascismo.
Un viaggio nel tempo che la storica suddivide a tappe dedicando in forma inedita un focus ai libri circolanti che trovano casa nel comune chiantigiani negli anni '50-'60 e in un ultimo paragrafo delineando l'evoluzione dello spazio culturale dal 1964 fino ai giorni nostri.
La bibliotecaria Rosanna Italiano racconta come la biblioteca, luogo e presidio di socialità, incontro e dialogo, abbia fatto fronte all'emergenza e si sia trasformata durante il lockdown in un patrimonio di contenuti digitali e servizi porta a porta che hanno accompagnato lettrici e lettori 'inseguendoli' nelle loro case con il palcoscenico virtuale "Il Melograno" e il prestito a domicilio per farli sentire meno soli, combattere noia, isolamento, senso di abbandono e reclusione.
Il libro si conclude con i ricordi di Cecilia Bordone che ha contribuito in maniera determinante a costituire quel patrimonio umano che ha valorizzato l'attività sociale, formativa e culturale della biblioteca. “Le ultime pagine del volume – sottolineano i bibliotecari Marco Rossetti e Rosanna Italiano - danno voce alle emozioni dell'ex bibliotecaria, oggi frequentatrice assidua, che continua a coltivare la passione per il mondo dei libri. Ieri, come oggi, in un continuo passaggio di momenti e occasioni che generano circolazione di idee e amore per la lettura. Con questa pubblicazione San Casciano fissa sulla carta il significato della lettura ricordando a tutti, giovani e adulti, che leggere resta l'atto più rivoluzionario del pensiero umano, sfogliando un libro riviviamo il presente e lo riscriviamo, ogni giorno, nello spazio infinito dell’immaginazione”.
Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino