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Solidarietà, a Firenze un evento per gli orfani di femminicidio

Un evento di beneficenza ricco di contributi, ospiti e sostenitori, che raccoglierà fondi sia per gli orfani di femminicidio in Italia, con l’obiettivo di sostenerli negli studi, tramite l’associazione Edela sia alle donne e ai bambini dell’Afghanistan tramite associazioni di settore. È la serata charity che si terrà a Firenze il 2 ottobre (ore 19) a Gucci Osteria (piazza della Signoria, 10) organizzata dall’associazione Feminin Pluriel Italia (FPI), il club italiano fondato dall’Avv. Diana Palomba attuale presidente, fiorentina d’adozione. Feminin Pluriel Italia è un network internazionale tutto “al femminile” che promuove, tra l’altro, attività finalizzate all’educazione, alla formazione e alla protezione di donne e bambini.  La serata è patrocinata dal Comune di Firenze che sarà rappresentato dagli assessori al Welfare Sara Funaro, alle pari opportunità Benedetta Albanese e alla cultura Tommaso Sacchi. Madrina della serata la conduttrice televisiva Monica Leofreddi, da sempre attiva sui temi del femminicidio.

Dei 2.840 orfani di femminicidio presenti in Italia (numeri sempre in aumento) saranno 20 i ragazzi che, su tutto il territorio nazionale, beneficeranno dei proventi dell’evento fiorentino grazie all’associazione Edela guidata dalla presidente Roberta Beolchi e il cui scopo è, tra gli altri, tutelare e sostenere i protagonisti della violenza di genere (orfani e famiglie affidatarie). I 20 ragazzi, già individuati da Edela, grazie ai fondi raccolti, potranno sia frequentare istituti privati superiori che consentiranno loro di recuperare gli anni di studio persi e di entrare in contatto diretto con il mondo del lavoro, sia frequentare corsi di alta specializzazione post diploma in diversi ambiti. L’evento charity rientra tra le molte altre attività che l’Associazione svolge a livello nazionale: Feminin Pluriel Italia, infatti, è intervenuta a sostegno di diversi progetti di ricerca o di intervento prevalentemente volti alla tutela di donne e minori. Da ultimo l’Associazione ha inviato aiuti concreti alle donne afghane.

Durante la cena, il cui menù è stato curato dalla chef stellata Karime Lopez di Gucci Osteria Firenze, saranno presentati i progetti dell’Associazione e interverranno personalità del mondo dello spettacolo e della società civile, politici e sostenitori, imprenditori, autorità e giornalisti. Tra i sostenitori si annoverano aziende del territorio toscano e imprese nazionali che hanno partecipato alla raccolta fondi. Tra i partner dell’evento Bulgari Boutique Tornabuoni che donerà uno dei suoi gioielli. La serata è organizzata con il supporto di Jupiter AM Italia rappresentata da Marco Monastero (Head of Advisory Business) e di Lombard Odier Investment Managers Italia alla presenza di Giancarlo Fonseca, Head of Distribution Italy.

“Feminin Pluriel – ha detto Diana Palomba – lavora tutto l’anno sul territorio nazionale e a Firenze come promotrice di un dialogo costruttivo e concreto, volto al sostegno e alla diffusione del rispetto di genere, partendo dai banchi di scuola, per arrivare alla famiglia e agli ambienti di lavoro. Scuola, istruzione e integrazione sono i nostri obiettivi, quest’anno più che mai, dopo l’emergenza sanitaria e dopo i contingenti fatti internazionali, iniziative charity come queste servono per sensibilizzare sul tema del femminicidio e degli orfani di genere”.

Feminin Pluriel: in breve

Feminin Pluriel, associazione internazionale femminile nata nel 1992 in Francia da Beatrice Lanson Villat, è oggi presente in più di 18 paesi nel mondo e ha come scopo primario quello di creare un network internazionale di donne per facilitare relazioni e business, ma anche per dare a ognuna di loro la possibilità di condividere esperienze, progetti e di sentirsi ed essere “squadra”. Il Chapter italiano, fondato dall’Avv. Diana Palomba che ne è anche Presidente, è un’Associazione no profit: il ricavato delle quote e degli eventi viene infatti destinato ad attività finalizzate all’educazione, formazione e protezione delle donne, dei bambini o a progetti culturali e sociali.

Fonte: Ufficio stampa

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