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"Firmi un catalogo e ti prendono 3mila euro": allarme truffa a Massa

Non c’è pandemia che tenga contro le truffe: basta una telefonata e quello che promettono essere un catalogo gratuito diventa un raggiro bell’e buono. E pure salato con i furbetti che riescono a spillare fino a 3mila euro agli ignari malcapitati. Soprattutto anziani. Decine di casi in queste settimane, l’ultima in piena estate a una signora di Massa che però si è rivolta allo sportello dei consumatori riuscendo a ottenere giustizia. “La tecnica è consolidata – spiegano il presidente e la referente di Adoc Toscana Nord, Mauro Bartolini e Valentina Sparavelli -. Prima arriva una telefonata da un call center. Una voce gentile dall’altra parte della cornetta comunica che si riceverà a casa un catalogo, che a volte dicono essere di beneficenza a volte di super sconti. Tutto dovrebbe essere gratuito. E così è: pochi giorni dopo arriva l’incaricato a domicilio. Una chiacchiera tira l’altra, un catalogo fra le mani e nel frattempo stordisce di chiacchiere e parole il cliente convincendolo a firmare un contratto che dovrebbe servire solo per la presa visione della Card”. Il condizionale è d’obbligo perché quel che accade dopo è la conclusione della truffa vera e propria. “Altro che card o catalogo! Passano mesi, giusto il tempo necessario per il quale il malcapitato non può più esercitare più il diritto di ripensamento e a casa arriva il venditore per riscuotere la somma prevista dal contratto: si parla di 2.500 o 3.000 euro all’anno! Come un abbonamento che nessuno vuole, un salasso”. C’è chi si arrende e brucia i risparmi di una vita e c’è invece chi non si arrende come la signora Isabella che ha deciso di rivolgersi all’associazione dei consumatori, Adoc, per ottenere giustizia. “Subito dopo una nostra mail in cui mettiamo in fila tutto quel che non va nel contratto e sulla procedura, l’azienda fa un netto passo indietro e rescinde ogni tipo di obbligo – conclude Sparavelli -. Un recesso completo della commissione senza costi a carico del cliente raggirato. Non solo, alla società chiediamo anche la cancellazione dei dati personali dagli archivi così da non ricontattarla più e impedirne la condivisione a terzi. Il consiglio è sempre uno: non fidarsi mai dei venditori porta a porta o delle chiamate imbonitrici al telefono, non firmare mai nulla per ‘presa visione’ e rivolgersi sempre a un’associazione di consumatori per avere informazioni. Le nostre sedi sono aperte e disponibili tutto il giorno, anche per telefono. I nostri contatti: via Roma 36/38, Carrara, telefono 0585 71871; via Simon Musico 8, Massa, telefono 0585 41871. Dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30. Email adocmassa@libero.it”.

 

Fonte: Ufficio Stampa

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