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Inchiesta ventilatori Covid a Firenze, Estar trema: chiesto processo per Piovi e Bravi

Monica Piovi

Svolta nell'ambito dell'inchiesta sull'acquisizione da parte della centrale unica di acquisto per le Aziende sanitarie toscane di 200 ventilatori polmonari, comprati per la somma di 7 milioni di euro e che non sarebbero stati consegnati entro il termine previsto.

La procura di Firenze, infatti, ha chiesto il rinvio a giudizio del direttore generale di Estar Monica Piovi, il direttore area attrezzature di Estar, Marta Bravi, e per inadempienza in pubbliche forniture Giovanni Mondelli, titolare di Assoservizi.

I reati a carico degli indagati sono, a vario titolo, quelli di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici e inadempimento di contratti di pubbliche forniture.

Secondo le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Luca Turco, Estar avrebbe avviato una trattativa privata per acquistare 200 ventilatori polmonari dalla società milanese Assoservizi srl. Il pagamento dei macchinari da parte di Estar sarebbe stato effettuato in un'unica soluzione il 23 marzo con un bonifico da 7 milioni di euro. Il 30 marzo 2020, Estar avrebbe emesso una delibera, firmata dal dg Monica Piovi, in cui dichiarava che avrebbe pagato alla Assoservizi i ventilatori, ma per l'accusa si sarebbe affermato il falso in quanto l'acquisto era già stato effettuato.

Contemporaneamente alla trattiva privata con la ditta di Milano, Estar avrebbe indetto una gara ristretta per l'acquisto dei ventilatori polmonari, convocando alcune ditte. Secondo l'accusa una delle offerte sarebbe stata giudicata idonea, ma Estar non l'avrebbe accettata perché aveva già acquistato i macchinari da Assoservizi.

Inoltre, Marta Bravi avrebbe motivato la mancata accettazione dell'offerta affermando il falso anche lei, dichiarando che il fabbisogno regionale sarebbe stato coperto dalle forniture della protezione civile, che erano invece inadeguate.

Secondo l'accusa, quindi, avrebbe nascosto l'acquisto dalla Assoservizi, avvenuto con pagamento anticipato, in assenza di delibera e senza effettuare controlli sulla società fornitrice.

L’inizio dell'udienza preliminare è fissato al 12 ottobre.

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