Caso don Spagnesi, oltre alle offerte anche una grossa eredità sperperata
Continuano ad emergere dettagli sul caso di don Francesco Spagnesi, l'ormai ex parroco 40enne della Castellina di Prato arrestato nei giorni scorsi per spaccio di droga. Il sacerdote, coinvolto in un'indagine su feste con cocaina e droga dello stupro, avrebbe utilizzato le offerte dei fedeli per comprare lo stupefacente. Per sapere dove sono finiti i soldi, anche gli stessi fedeli si sarebbero presentati ieri in questura (qui la notizia).
Secondo un approfondimento del Corriere Fiorentino, Spagnesi avrebbe utilizzato un'eredità destinata alla parrocchia, di circa 230mila euro, per comprare lo stupefacente. L'eredità era stata destinata da una fedele alla parrocchia prima di morire, circa due anni fa. Le disponibilità economiche a cui attingeva il parroco erano ingenti. Dalla somma dell'eredità si aggiungono le donazioni private che Spagnesi avrebbe chiesto e ottenuto dai fedeli, riferendo presunte necessità di famiglie bisognose. Il membro del Consiglio affari economici della parrocchia, circa sette mesi fa, aveva scritto al parroco avvertendolo di una situazione economica che appariva compromessa. Il membro riferiva che sul conto corrente erano rimasti circa 120mila euro, quando nel 2020 la parrocchia aveva incassato oltre 200mila euro solo da vendite di appartamenti, "con questo ritmo di prelievi il conto sarà azzerato prima della fine dell'anno" scriveva al parroco. Nonostante l'avvertimento, le cose sarebbero andate a peggiorare dal punto di vista dei prelievi effettuati dal prete fino alla fine dell'aprile scorso, quando il vescovo gli revocò il potere di firma sulle operazioni del conto corrente.
Intanto martedì 21 settembre, nella chiesa di San Domenico alle 21.15, il vescovo di Prato Giovanni Nerbini ha invitato fedeli e sacerdoti per "un momento di preghiera di riparazione per i dolorosi fatti che stanno investendo la chiesa di Prato". L'iniziativa è svolta al posto del Convegno pastorale diocesano, previsto per il 21 e 22 settembre, che sarà posticipato.