Maxi-rissa a Livorno: bastoni, spranghe e un colpo di pistola. Strada devastata
Quaranta persone sono rimaste coinvolte in una maxi-rissa nella tarda serata di ieri a Livorno, nella zona di via Buontalenti, nel centro della città. Le persone coinvolte si sarebbero affrontate in strada a colpi di bastoni e spranghe, e sarebbe spuntata anche una pistola che avrebbe saporato dei colpi.
Le forze dell'ordine hanno effettivamente trovato un bossolo, accertando che almeno un colpo è stato sparato. Il bossolo è stato repertato e sarà analizzato per risalire alla natura del colpo e al modello di pistola o di scacciacani da cui è stato esploso.
Terrorizzati passanti e residenti, via Buontalenti è stata devastata: i tavolini dei locali sono stati rotti e utilizzati come armi e si registrano gravi danneggiamenti ad auto e scooter parcheggiati nella zona, oltre che ad attività commerciali. Un video sarebbe stato postato anche sui social.
Sul posto sono intervenuti carabinieri, polizia, guardia di finanza e municipale, mettendo in fuga le persone coinvolte. Nel fuggi fuggi generale, però, due uomini tunisini, entrambi con ferite compatibili con una colluttazione, sono stati accompagnati all'ospedale. Si indaga sulla vicenda per comprendere i motivi della rissa e rintracciare i coinvolti. Al vaglio le immagini delle telecamere e i racconti dei testimoni, oltre che i filmati in rete.
Questo il commento del sindaco Luca Salvetti in apertura del Consiglio comunale dopo la riunione in prefettura del Cosp alla quale ha partecipato con prefetto, questore e procuratore capo: "Un episodio che è stato di una violenza inaudita da come lo abbiamo visto dai video e dai filmati. Due gruppi di malviventi che si sono dati appuntamento per una sorta di regolamento di conti. Una rissa violentissima. E' evidente che non possiamo accettare che nel cuore della città si verifichino fatti del genere, senza mostrare il nostro sdegno e senza richiedere in maniera forte che i colpevoli siano individuati e che per loro ci sia un intervento duro da parte di chi fa le indagini e di chi poi deve giudicare. Al Cosp oltre al prefetto e al questore ha partecipato anche il procuratore capo Ettore Squillace Greco. Lo stesso procuratore ha ricordato come sia stato aperto un fascicolo con un'indagine serrata su questo episodio ad ampio raggio e molto aggressiva".
Il sindaco è intervenuto anche sulla polemica nata a seguito dei fatti sull'intervento tardino delle forze dell'ordine: "Mi sono arrivate molte segnalazioni - ha aggiunto Salvetti - sul fatto che dalle numerose chiamate al 112 e l'arrivo delle forze dell'ordine sono passati diversi minuti, quindi in tempi non consoni. Il motivo è che anche a Livorno è diventata operativa la riforma con il 112, numero unico di emergenze, che prevede la razionalizzazione delle richieste di intervento alle quali rispondono da fuori città: questo ha rallentato l'intervento delle forze dell'ordine. E' una cosa che lascia molto perplessi, ma riguarda tutto il paese. Siamo sempre lì con il problema delle risorse umane e tecniche. E su questo è emerso anche dal Cosp di chiedere con grande forza, soprattutto per una città come Livorno, che si riesca a ragionare con la politica a livello nazionale affinché l'organico delle forze dell'ordine sia assolutamente integrato e reso efficiente alla gestione della città".