A Fucecchio un Cencio 'anti-Covid' con Giosué Cino, medico e artista
Il Palio di Fucecchio si terrà il 26 settembre, il 21 sarà la volta della presentazione del Cencio. Proprio il drappello dell'edizione numero quaranta, quella contrassegnata dal Covid, porta con sé una curiosità: l'autore, Giosuè Cino, è un artista per diletto, di professione aiuta a arginare il Coronavirus.
Giosuè Cino, di origini sarde e residente a Fucecchio dal 1976, è un medico odontoiatra che, per passione, dipinge. Proprio lui ha creato il Cencio 2021, il cui tema è ancora segreto: "Ho riattualizzato la storia di Fucecchio. Di più non posso dire, ma ho preso spunto anche dall'attualità". C'è chi suggerisce il patrono San Candido, chi i 350 anni dalla Collegiata, chi, più realisticamente, la pandemia.
Cino è medico e ha l'abilitazione per vaccinare. All'hub di via Fucecchiello è presente in camice bianco e somministra le dosi anti-Covid, lo farà anche dopo il Palio, almeno fino al 30 settembre quando chiuderà i battenti il centro fucecchiese. Non ha dubbi su cosa sia più faticoso tra vaccini e Cencio: "Dipingerlo non mi ha fatto dormire la notte. Per me fare i vaccini è la normalità, li faccio tutti i giorni. Il Palio è più particolare, speriamo vada tutto bene".
"Avrei voluto parlare di primo palio 'post-Covid' ma non è così, l'auspicio è per il prossimo. Questo Cencio vuole essere uno spartiacque" continua Cino. Presenterà ufficialmente l'opera il 21 settembre a porte chiuse tra la Limonaia e la Biblioteca.
Cino ha esperienze pittoriche importanti, ha esposto sia in Italia sia all'estero. Suo padre Antonio è stato lo storico maestro elementare delle Botteghe e nel 1987 e nel 1985 ha dipinto due Cenci, andati rispettivamente a Sant'Andrea e Borgonovo. Di padre in figlio, con la speranza che l'anno prossimo non si parli più di Covid ma solo di Palio.