gonews.it

Aeroporto Firenze, Cisl: "Avanti con gli investimenti, domanda aumenta col post pandemia"

“I dati più recenti confermano che la ripresa post-covid è in corso, bisogna approfittarne e per questo è il momento di realizzare i progetti infrastrutturali toscani, a cominciare dall’adeguamento e dalla nuova pista dell’aeroporto di Firenze.”

A dirlo è il segretario generale della Cisl Toscana, Ciro Recce, prendendo spunto dai numeri sulla demografia di impresa del secondo trimestre 2021 elaborati dalla Camera di commercio di Firenze, che evidenziano un tasso di aperture di nuove aziende tornato sui livelli pre-pandemia. Una ripresa da cogliere al volo, ma che invece rischia di scontrarsi con il solito deficit di infrastrutture, a cominciare dalla nuova pista dell’aeroporto di Firenze per cui “purtroppo siamo ancora fermi alla sentenza del Consiglio di Stato del 13 febbraio 2020” che rigettò i ricorsi contro la decisione del Tar della Toscana che aveva di fatto bocciato il master plan. “Da quel momento in poi -dice il segretario Cisl - una infinità di dichiarazioni sulla stampa, tutto e il contrario di tutto, ma nessun passo avanti concreto.”

“Su Firenze – aggiunge Recce - Toscana Aeroporti pare concentrata sull’ampliamento del terminal passeggeri e l’adeguamento del piazzale aeromobili, per un investimento da 170 milioni. Nel nuovo cronoprogramma societario 2021-2025 l’investimento da 200 milioni per la nuova pista è invece posticipato, mentre andrà rimesso in moto l’iter autorizzativo del nuovo master plan, con una durata stimata tra i 20 e i 30 mesi.”

“Per Pisa, nello stesso periodo 2021-2035, sono previsti 85 milioni di investimenti per l'ampliamento del terminal passeggeri, delle aree di movimento degli aerei, la costruzione di nuove rampe e l'acquisizione di nuove aree; previo accordo con il governo e il ministero della Difesa, in quanto le aree interessate sono di competenza dell'Aeronautica Militare.”

Investimenti tutti indispensabili per rilanciare il territorio, sia su Pisa che su Firenze, con due scali che devono essere complementari e coprire tutte le fasce di viaggiatori e di utenze, non dimenticando il trasporto cargo, che anche in questi mesi di pandemia è stato stabile e può quindi rappresentare un forte motore di sviluppo e buona occupazione.

“Il sistema aeroportuale toscano va messo in condizione di essere pronto alla nuova domanda di mobilità, sia per turismo che per affari” conclude Recce; “e gli investimenti non devono limitarsi agli aeroporti, ma guardare al territorio tutto, alla mobilità stradale e a quella ferroviaria; e su questi comparti in particolare sono chiamati in causa la Regione e i comuni. Rilanciare gli investimenti in infrastrutture significa contribuire in maniera efficace alla ripresa dell’economia e dell’occupazione, creando ricchezza per tutta la Toscana.”

Fonte: Cisl Firenze-Prato

Exit mobile version