Texprint, scarcerati i quattro operai. Lunedì nuova manifestazione a Prato
Dalle 9 di questa mattina decine di persone si sono radunate nei giardini del Tribunale di Prato per sostenere i quattro manifestanti del sindacato Si Cobas – tre uomini e una donna – che sono stati arrestati ieri in seguito agli scontri con la polizia, avvenuti dopo lo sgombero di un presidio in piazza del Comune, davanti la questura. Il presidio di Si Cobas sosteneva la protesta degli operai Texprint contro i licenziamenti decretati dalla stamperia tessile.
I quattro, accusati di resistenza a pubblico ufficiale, si sono visti convalidare gli arresti dal giudice, che però poi ha disposto la scarcerazione senza adottare alcuna misura cautelare. Il processo per direttissima, infatti, è slittato al 3 marzo prossimo: la procura aveva invece chiesto che venisse applicato ai quattro il divieto di dimora a Prato o l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Una volta liberati i quattro, i manifestanti sotto il tribunale si sono allontanati.
A ogni modo, il sindacato Si Cobas ha annunciato per lunedì una manifestazione, che avrà luogo in piazza del Comune a Prato alle 18:30: si tratta dello stesso posto in cui sono nati gli scontri che hanno portato in seguito agli arresti.
Rifondazione Comunista Toscana: "Soddisfatti che gli operai siano tornati liberi"
"Oggi abbiamo partecipato al presidio di fronte al tribunale di Prato per chiedere la scarcerazione degli operai denunciati e arrestati ieri a seguito del muscolare sgombero del presidio in Piazza del Comune a Prato in merito alla vicenda Texprint" ha annunciato Rifondazione Comunista Toscana in un comunicato.
"Non possiamo che accogliere con soddisfazione il fatto che, almeno, le persone coinvolte non abbiano subito misure restrittive, ben sapendo che purtroppo giudiziariamente la vicenda non si chiude qui. Si Cobas ha annunciato per lunedì prossimo 6 settembre una manifestazione nella stessa piazza del Comune. Ci saremo e faremo di tutto perché sia partecipata. Quel giorno per Prato rappresenta l’anniversario della liberazione dal nazi fascismo, la riconquista di diritti e libertà.
Auspichiamo quindi che chi è stato fin ora voltato dall’altra parte, chi continua a farlo (senza dimenticare chi, invece in nome di un decoro che serve solo a nascondere i soprusi quotidiani subiti da tanti lavoratori del distretto, si è fatto parte attiva di una vera e repressione, con consonanti parole di autorevoli rappresentanti istituzionali bipartisan), abbia il coraggio almeno in quella data di partecipare, il modo migliore per non commemorare in maniera sterile questa importante ricorrenza.
Nel ricordo di chi ha combattuto e ha perso la vita per la riconquista dei diritti ieri, ma anche la loro conferma oggi, di cui evidentemente c’è un attualissimo e disperato bisogno".