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Premio Machiavelli a personale sanitario e volontari nell'anno del Covid

contagi 1 novembre

Si è aperta in forma solenne, sulle note del canto più bello, l'Inno di Mameli, la cerimonia di consegna della più alta onorificenza civile istituita dal Comune di San Casciano in Val di Pesa. E’ stata la serata inaugurale della quindicesima edizione della Festa del Volontariato ad ospitare il Premio Machiavelli nell’area Dante Tacci del Parco del Poggione. L’iniziativa è stata organizzata dall’amministrazione comunale con l'obiettivo di riconoscere pubblicamente l'impegno e il lavoro straordinario svolto da tutti coloro, medici, infermieri, operatori socio-sanitari, associazioni di volontariato e singoli cittadini, che nel territorio sancascianese e chiantigiano, hanno affrontato l'emergenza con competenza, coraggio e cuore, mettendo a repentaglio la propria vita a tutela di quella degli altri.

“Con la consegna dell'attestato di benemerenza intitolato a Machiavelli – ha dichiarato il sindaco Roberto Ciappi - abbiamo voluto evidenziare l’operato responsabile e incessante, profuso nell'attività di prevenzione e contenimento dell’emergenza sanitaria e sociale, il nostro è stato un grazie corale ai tantissimi ‘angeli’ che hanno sostenuto la comunità adoperandosi con abnegazione per aiutare le persone in difficoltà, alle cittadine  e ai cittadini che hanno mostrato capacità di resilienza e sono rimasti uniti, al fianco dei cittadini più fragili di ogni età, giovani, adulti, anziani”.

Sono stati circa 600 gli attestati che il Comune di San Casciano ha predisposto per il conferimento del riconoscimento al personale sanitario e ai volontari, individuati dalle strutture e dalle associazioni locali. Nel rispetto delle misure anticovid, ieri ne sono state consegnate 250, numero massimo consentito dall'organizzazione dell’evento del Poggione, il cui accesso era consentito esclusivamente tramite Green Pass (requisito necessario per l'intera durata della manifestazione in programma fino al 7 settembre). “Ci siamo commossi per la partecipazione del pubblico, lo abbiamo percepito come un abbraccio della nostra comunità e un omaggio collettivo ai premiati – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali Elisabetta Masti - in particolare ai tantissimi giovani che si sono messi a disposizione, hanno investito tempo e risorse per rispondere alle esigenze delle famiglie, colpite dagli effetti devastanti della pandemia”.

Sul palco del Poggione, suddivisi in tre gruppi, sono saliti i 35 referenti delle associazioni e delle strutture sanitarie alle quali il sindaco e l’assessore hanno conferito il riconoscimento. Tra gli altri sono intervenuti Daniele Cavari, presidente della Festa del Volontariato sancascianese, la dottoressa Sara Petruzzi, referente Usca Chianti, Unità speciali di continuità assistenziali, aperto dallo scorso aprile nei locali comunali di via del Cassero, Cristina Fossi, coordinatrice del reparto infermieristico del distretto Ausl San Casciano, Marco Poli, presidente Arciconfraternita della Misericordia di San Casciano, il dott. Gianni Redegalli per i Medici della Medicina generale, Giampaolo Ciuffi, presidente Auser San Casciano, Francesca Nuzzi per Anteas San Casciano, i giovani volontari Lapo Bellucci e Ilena Cappelli, Niccolò Sborgi, amministratore delegato Rsa San Martino, Monica Cini, animatrice della Rsa San Giuseppe, Irene Calò, assistente domiciliare per Arca,  il dott. Cesare Picca della Farmacia Marzucco di Cerbaia. Nella seconda parte dell'evento la giunta comunale ha consegnato le pergamene ai singoli volontari posizionati in platea.

All’iniziativa, accompagnata dal Corpo musicale Oreste Carlini, hanno preso parte anche il consigliere regionale Massimiliano Pescini e il presidente della Società della Salute zona fiorentina sud-est Francesco Casini. L'amministrazione comunale ha voluto imprimere nella memoria della serata un tempo sospeso, dedicando un minuto di silenzio alle vittime della pandemia.

Fonte: Comune di San Casciano in Val di Pesa - Ufficio stampa

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