Primi profughi afghani accolti a Empoli, Barnini: "Pronti ad ampliare accoglienza"
Sono arrivate negli scorsi giorni le prime due famiglie dall'Afghanistan nell'Empolese. Sono state accolte dalla Misericordia di Empoli, su accordi della Prefettura di Firenze a livello nazionale. Si tratta di due nuclei con un minore, ospitati in due appartamenti a Empoli e a Sovigliana di Vinci. Sono i primi profughi giunti dopo la crisi agostana in Afghanistan con il ritorno e la conquista del potere da parte dei talebani.
L’incontro è avvenuto nell’appartamento che li ospita in città, messo a disposizione dell’Arciconfraternita rappresentata dal direttore Fabrizio Sestini e da David Mannini, capo area sociale.
Sono arrivati mercoledì sera a Firenze dopo il periodo di quarantena in un centro accoglienza a Cosenza. Il loro viaggio era iniziato oltre due settimane fa, fra i primi a lasciare l’Afghanistan con un volo dell’aeronautica italiana che li aveva portati in Pakistan, poi un'altra tappa in Qatar e quindi Roma.
I giovani afghani, con l’aiuto di una interprete, hanno ringraziato sindaco e Misericordia raccontando la loro storia e le modalità con cui sono riusciti a uscire dal loro paese, dove hanno lasciato i familiari.
Ecco come ha commentato il sindaco Brenda Barnini, in visita oggi agli ospiti: "Stamani sono andata a conoscere e dare il benvenuto ai tre cittadini afghani (due fratelli di 13 e 25 anni e dello zio materno di 34 anni) che sono arrivati nella nostra città e ospitati in emergenza grazie alla disponibilità della Misericordia di Empoli.
Siamo pronti ad ampliare il progetto di accoglienza dell’Unione dei Comuni dell’ Empolese Valdelsa per riuscire ad offrire condizioni di vita e opportunità di integrazione adeguate.
Ascoltare i racconti di chi ha vissuto in prima persona le ultime settimane in Afghanistan è veramente angosciante e il pensiero fisso va a chi è ancora intrappolato in quel contesto in condizione di precarietà e insicurezza".
Così ha commentato la Misericordia in un post su Facebook: "Sin dall'inizio di questa tragica pagina di storia il movimento delle Misericordie ha espresso la piena disponibilità ad accogliere la popolazione afghana. Noi non ci siamo tirati indietro e abbiamo deciso da subito che avremmo fatto la nostra parte, garantendo tutto il supporto necessario con le forze e risorse di cui disponiamo".