Montanari sulle Foibe, il sindaco di Siena: "Ci scusiamo con la comunità istriana e dalmata per le affermazioni"

Luigi De Mossi

“Ogni vita è importante, ogni sofferenza va rispettata e non si valuta un eccidio in base ai numeri”. Così il sindaco di Siena in merito alle affermazioni fatte dal futuro rettore dell’Università per Stranieri di Siena. “Per questo – sottolinea - La comunità senese tutta ed il Comune di Siena si scusano con la comunità istriana e dalmata per le affermazioni fatte da chi è stato eletto, ma non ancora nominato, a capo di un’istituzione della città”.

“Le parole usate da quest’ultimo – dice ancora il sindaco del Comune di Siena – non rappresentano per stile, moderazione e pensiero la civiltà senese e i valori che essa da sempre tramanda nella storia e nella cultura. Chi ha usato queste espressioni, infatti, non fa parte di questa comunità perché evidentemente non ne condivide i principi”.

“Invitiamo ufficialmente a Siena – prosegue il sindaco – i rappresentati della comunità istriana dalmata, anche al fine di programmare un convegno sulle note vicende e tenere vivo il ricordo e la memoria. E’ nostra prerogativa, come istituzione massima della città, spiegare bene a quei pochi che non sanno, anche se lo dovrebbero sapere per il ruolo accademico che ricoprono, le sofferenze patite da quella comunità. Non è mai stato e non farà mai parte della comunità senese valutare un eccidio in base ai numeri, ogni vita è importante ed ogni sofferenza deve essere rispettata”.

“Chiediamo – conclude il sindaco - una risposta esplicita dall’Università per stranieri che fin qui con un incerto comunicato non ha chiarito il proprio pensiero. Dobbiamo sapere se l’ateneo si riconosce o meno in quanto affermato dal futuro rettore”.

Fonte: Comune di Siena - Ufficio stampa

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