Libro sul caso Marta Russo, Cecilia Sala e Chiara Lalli alle Oblate
Le giornaliste Chiara Lalli e Cecilia Sala, giovedì 2 settembre presso la Biblioteca delle Oblate (via dell'Oriuolo 24, sala Altana), presentano il libro “Polvere. Il caso Marta Russo” edito da Mondadori, dopo il successo dell'omonimo podcast che ricostruisce uno dei casi di cronaca nera più controversi d'Italia. Lalli e Sala dialogheranno con il Prof. Emilio Santoro, Ordinario di Filosofia del diritto all'Università di Firenze.
L’appuntamento è in programma per la 3/a edizione di Intemporanea, il festival letterario nell’ambito dell’Estate Fiorentina che si terrà fino al 28 settembre in vari luoghi della città. (ingresso libero su prenotazione www.intemporanea.eu).
Il 9 maggio 1997, nella cittadella universitaria romana de La Sapienza, è un momento triste che presto scuoterà tutta l’opinione pubblica italiana: viene uccisa una studentessa, Marta Russo, senza apparenti spiegazioni, con un colpo di arma da fuoco, sparato non si sa bene da dove. La scena del crimine è complessa, l'arma del delitto non si trova, il movente è inspiegabile e l'attenzione mediatica è senza precedenti. Si aprono così anni di indagini che porteranno solo a conclusioni confuse, perizie scientifiche errate, arresti dibattuti e false piste.
Chiara Lalli (firma per Corriere della Sera, Sette, La Lettura, Wired e Le Scienze) e Cecilia Sala (nella redazione di Otto e mezzo, scrive per Il Foglio, ha pubblicato reportage su L’Espresso e Vanity Fair) ritornano sul luogo del delitto, nei tribunali che seguirono il caso, intervistano i testimoni di quel giorno, recuperano le loro dichiarazioni. Il podcast – di grande successo per HuffingtonPost – è incalzante ed è diventato poi un libro-inchiesta, “Polvere. Il caso Marta Russo” (Mondadori, 2021), che riporta i dubbi, le bugie, gli alibi, i mostri sbattuti in prima pagina, e le perizie dell’epoca, oggi meno solide di allora. Sono passati più di vent'anni e il contesto suscita ancora mille domande: se il caso alla fine fosse un errore giudiziario?
Fonte: Ufficio Stampa