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Fotografia protagonista a Figline: mostra di Tatge e nuova sede per il Circolo fotografico Arno

Doppio taglio del nastro sabato 4 settembre nel segno della fotografia

Una sede completamente rinnovata, la mostra di un autore internazionale e una raccolta di 150 opere di grandi fotografi contemporanei: i festeggiamenti per i 40 anni di attività del Circolo fotografico Arno proseguono sabato 4 settembre, in coincidenza con l’inizio delle Feste del Perdono di Figline, con l’inaugurazione (alle 16) della mostra di George Tatge, uno dei più riconoscibili innovatori della fotografia paesaggistica e architettonica che ha dedicato buona parte della sua carriera al racconto per immagini dell’Italia. Circa 50 gli scatti in mostra al Palazzo Pretorio di Figline fino al 12 settembre. Lo stesso 4 settembre, alle 11, è in programma anche il taglio del nastro per i locali del Circolo, in via Roma 2, appena ristrutturati grazie ad un investimento di 15mila euro da parte del Comune. Nel dettaglio, gli interventi sono serviti ad abbattere le barriere architettoniche (e a rendere quindi gli spazi più accessibili, anche ai disabili), a riqualificare e risistemare gli spazi esterni e interni, ad imbiancare tutte le sale e a dotare la sede di fibra ottica, con appositi interventi a cura dell’ufficio Lavori pubblici comunale.

LA MOSTRA – Dopo la retrospettiva sul fotoreporter Mauro Galligani, quella dedicata al lavoro di George Tatge sarà la seconda delle quattro mostre organizzate quest’anno, in collaborazione con il Comune di Figline e Incisa Valdarno, per festeggiare il quarantennale del Circolo fotografico Arno. L’inaugurazione è in programma alle ore 16 di sabato 4 settembre. La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta fino al 12 settembre a Palazzo Pretorio, dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19. Per accedere alla mostra e all’inaugurazione sarà necessario esibire il Green pass.

L’AUTORE - George Tatge è nato a Istanbul nel 1951 da madre italiana e padre americano. Cresciuto tra l’Europa e il Medio Oriente, dopo aver studiato letteratura inglese negli Stati Uniti, nel 1973 si trasferisce in Italia, dove comincia a lavorare come giornalista e fotografo. Dello stesso anno è la sua prima mostra in Italia, alla Galleria Il Diaframma di Milano. Da allora ha presentato i suoi lavori in decine di mostre personali e collettive, in America e in Europa. Alcune delle sue opere sono entrate nelle collezioni del Metropolitan Museum di New York, del George Eastman House di Rochester, del Houston Museum of Fine Arts, del Centre Canadien d’Architecture a Montreal, della Helmut Gernsheim Collection a Mannheim e della Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Con i suoi scatti ha indagato per decenni il paesaggio urbano italiano, dandone una lettura malinconica e sfuggente. La maggior parte delle sue fotografie sono realizzate con un vecchio banco ottico 13×18 cm Deardorff.

L’INAUGURAZIONE DELLA SEDE “RESTAURATA” - L’inaugurazione della mostra sarà preceduta da un altro taglio del nastro, che aggiunge una pietra miliare al percorso quarantennale dei fotoamatori figlinesi: l’apertura della sede del Circolo, completamente rinnovata dopo i lavori di ristrutturazione, in programma alle ore 11 in via Roma 2. Oltre alle aule per lezioni e incontri, ospiterà un piccolo museo della fotografia (in fase di implementazione) che conta, già all’apertura, di un migliaio di pezzi in esposizione tra banchi ottici, macchine d’epoca e accessori, per un viaggio nella tecnica fotografica dal dagherrotipo al digitale. In quella stessa mattina aprirà al pubblico anche la mostra “Gli amici di Silvano”, allestita proprio nei locali rinnovati e diventati una delle 15 gallerie Fiap (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) presenti in Italia, pronti ad ospitare 6 mostre all’anno. Si tratta di una raccolta di circa 150 opere di grandi autori contemporanei, scattate tra gli anni Settanta e i giorni nostri, donate negli anni a Silvano Monchi, fondatore del Circolo Fotografico Arno e fotografo pluripremiato che nella sua lunga carriera ha intrattenuto rapporti di amicizia con molti ritrattisti di fama. Nelle sale espositive, per esempio, tra i tanti scatti presenti sarà possibile ammirare anche quelli di Gianni Berengo Gardin, Pedro Luis Ajuriaguerra Saiz e Giuseppe Pino.

Fonte: Comune di Figline e Incisa Valdarno

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