"Classe pollaio a Ponte a Egola e niente prima a La Serra": dibattito di Guazzini sulla scuola
Manca ormai pochissimo all'inizio dell'anno scolastico 2021-2022.
Il Sindaco di San Miniato e l'Assessora alla Pubblica Istruzione non hanno finora ritenuto di far sapere nulla al Consiglio e ai gruppi consiliari sulla situazione in vista della ripresa delle lezioni, dell'avvio di un anno scolastico che è fondamentale possa essere finalmente tutto in presenza e in sicurezza, nel pieno rispetto delle normative anti-COVID, sugli interventi che il Comune ha eventualmente realizzato, sulle situazioni di difficoltà.
Ma alcune situazioni di criticità ci risultano.
A Ponte a Egola, ad esempio, da una comunicazione inviata ai genitori a inizio agosto risulterebbe che, evidentemente per far fronte all'assegnazione di una sola prima classe della scuola primaria a tempo pieno, a fronte di un richiesta molto più ampia, si sarebbe deciso di formare una prima classe di scuola elementare a tempo pieno di 27 alunni: se la cosa fosse confermata, si tratterebbe di una classe pollaio, che non è certamente l'ideale per la qualità del lavoro didattico, e che pone ulteriori problemi in una situazione in cui la pandemia non appare ancora risolta.
Ci piacerebbe sapere se la scuola, nel ripartire gli alunni tra le tre prime classi di cui una sola a tempo pieno assegnate, abbia discusso i criteri con i genitori, e se l'Amministrazione Comunale sia intervenuta in qualche modo. Sempre a Ponte a Egola ci risulta che, per carenza di spazi, una classe di scuola secondaria di I grado dovrà essere ospitata o in un locale preso in affitto o in un locale della scuola materna, con evidenti disagi per entrambi i servizi.
Alla scuola elementare de La Serra non ci sono stati quest'anno alunni in numero sufficiente da consentire la formazione di una prima classe della scuola primaria, e questo pone un'ipoteca pesante sulle prospettive del servizio scolastico in tutta la Valdegola: noi crediamo che, se si vuole discutere, come l'Amministrazione Comunale pare intenzionata a fare, delle prospettive di consolidamento della funzione residenziale di La Serra e delle sue attività commerciali e associative, questo sarebbe il primo tema da cui cominciare.
Abbiamo sollevato di recente in un'interpellanza, senza ricevere risposte soddisfacenti, varie questioni relative alla sicurezza e alla funzionalità del plesso scolastico di scuola elementare del capoluogo in via dei Rondoni.
E speriamo almeno che alle assicurazioni tante volte fornite sulla realizzazione della nuova sede scolastica di Ponte a Elsa seguano i fatti.
Ce n'è più che abbastanza per ribadire che, per quanto riguarda le strutture scolastiche non si può assolutamente più fare a meno di introdurre un principio di programmazione. Insistiamo perché venga predisposto in tempi rapidi e certi un piano complessivo di adeguamento della rete scolastica nel Comune, fondato sull'individuazione dei poli scolastici, della rete dei plessi e delle loro diversificazioni funzionali, e chiediamo che a questo piano siano resi coerenti gli obiettivi di investimento a breve termine, non escludendo, per le situazioni più urgenti, come le scuole dell'obbligo di Ponte a Egola e di San Miniato, anche l'accensione di mutui.
Noi chiediamo in particolare:
1) che sia garantita fin dal prossimo Bilancio di Previsione la concreta messa in sicurezza della scuola di base dai 3 ai 14 anni a Ponte a Egola, nell'ottica della definizione di un polo scolastico (scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di primo grado) per la frazione; ci sembra che questo obiettivo sia molto più realistico e più urgente dell'attuazione della previsione, a nostro avviso sbagliata, irrealizzabile e foriera solo di nuove spese di progettazione a cui non seguirebbero risultati concreti, della sede definitiva del Liceo Marconi a Ponte a Egola;
2) che si preveda in una prospettiva di breve termine, la realizzazione di un polo scolastico dell'infanzia e della primaria della Valdegola, in modo da garantire la prospettiva di un servizio fondamentale come quello scolastico in un'area strategica del nostro comune, e che si disponga anche un progetto per la riutilizzazione per finalità educative e culturali dei plessi che verranno dismessi.
Manola Guazzini, gruppo consiliare CambiaMenti