Ceccardi contro il PD: "Con me Cascina era più sicura". Il PD: "Ha dimenticato quale era la situazione"
Botta e risposta tra Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega ed già sindaco di Cascina, e il PD della cittadina pisana, in merito ad un post pubblicato dalla Ceccardi sul suo profilo facebook in cui critica la politica sulla sicurezza del Partito Democratico a Cascina, postando la notizia di una rapina a mano armata avvenuta in città:
"Una cosa del genere con l'amministrazione da me guidata non era mai successa! - scrive la Ceccardi - Il PD ha perso tanto fiato e tempo a criticare i nostri progetti di sicurezza, dall'operazione strade sicure condivisa con la prefettura, al progetto sentinelle di notte che serviva a sorvegliare le nostre strade durante l'orario notturno. Adesso insieme al Pd son tornati i parcheggiatori abusivi e l'insicurezza nelle strade. D'altronde lo avevano annunciato. Ogni volta che esco di casa e vedo il degrado, l'incuria e il disinteresse di questa amministrazione, da cittadina e da ex amministratore mi domando come possano guardarsi allo specchio la mattina e non arrossire di fronte a tutte le bugie che hanno raccontato ai cittadini. Hanno ricominciato a organizzare marce e manifestazioni per la legalità. Signori miei,la legalità si fa rispettare coi fatti e l'impegno, non con le bandiere.
Non si è fatta attendere la risposta del PD: "La sicurezza di Cascina pare tornare in cima ai pensieri di Susanna Ceccardi, che, dalla lontana Bruxelles, trova il tempo di dedicare un post al Comune che ha abbandonato anzitempo. I tanti impegni di questi anni le fanno dimenticare quale fosse il quadro sulla sicurezza a Cascina nei suoi anni di amministrazione. E la lontananza non le fa notare neppure cosa succede nella nostra zona, in termini di sicurezza, in Comuni guidati dalla Lega. Ci tengo a citare un solo elemento chiave sul bilancio del mandato Ceccardi: a ottobre 2020, quando la nuova amministrazione si è insediata, la Polizia municipale non aveva nemmeno il comandante.Forse la frenesia di questi cinque anni le ha fatto perdere la percezione di quanto discontinuo (e breve) è stato il suo lavoro nel nostro Comune. Dopo l’elezione a sindaca del 2016 ritenne di dividersi, già nel 2018, tra Cascina e Roma per un incarico in uno staff ministeriale. Nel 2019 è passata al Parlamento europeo, lasciando la carica di prima cittadina e mantenendo però l’incarico di assessora alla sicurezza (con presenze in giunta molto rarefatte). Nel 2020 una nuova candidatura, quella volta per la presidenza della Regione Toscana (con minor fortuna). È comprensibile come tutta questa attività di promozione di una linea politica, con pochi spazi lasciati alla riflessione sulla società e allo studio del territorio, possono, in effetti, averla portata ad avere ricordi non del tutto precisi su quelle che sono state le condizioni della sicurezza a Cascina durante il suo mandato e quella che è la situazione della sicurezza in Comuni a guida leghista".
Nel pomeriggio sull'argomento è intervenuta anche una nota della Lega, firmata dagli esponenti della Lega Susanna Ceccardi, la deputata Donatella Legnaioli, la consigliera regionale e comunale Elena Meini, e il consigliere comunale Daniele Funel, nella quale annunciano una interrogazione in consiglio comunale "per conoscere cosa intende fare il sindaco sul tema della sicurezza". La Lega, oltre a sollevare la questione in Consiglio comunale, si rivolgerà anche al ministro Lamorgese, con una interrogazione parlamentare della deputata Legnaioli Donatella “per chiedere di agire immediatamente. E’ urgente intervenire, e il referente del Viminale su questo deve aiutare i cittadini di Cascina ad uscire da questa situazione totalmente fuori controllo!"
Questa la nota firmata dai quattro esponenti leghisti: "Nel Documento di programmazione presentato dall'amministrazione PD c’è scritto che non giova a nessuno fingere che il Sindaco sia uno sceriffo, è un modello che come ha dimostrato l’ultima amministrazione non porta alcun risultato positivo per i cittadini, la sicurezza si combatte conoscendo a fondo le criticità del territorio. Noi, invece, ci chiediamo, visto i diversi casi che si sono verificati sul territorio quanto conosca questa Giunta la nostra città. Perché quanto oggi Cascina non sia sicura è sotto gli occhi di tutti. I cittadini sono esasperati e hanno perso il conto degli episodi di violenza. La situazione inizia ad essere fuori controllo, con varie aggressioni da parte di Baby gang, venditori abusivi in centro, furti e ora la rapina in pieno centro con una pistola. A tanto ha portato la gestione di Betti, che ha voluto cancellare le nostre iniziative come l’operazione strade sicure o il progetto sentinelle di notte”.
“Il PD ha perso tanto fiato e tempo a criticare i nostri progetti di sicurezza, siamo stati derisi per aver allontanto i parcheggitori abusivi che oggi sono "felicemente " tornati nei nostri parcheggi e nei nostri mercati, così come abbiamo letto paginate della sinistra contro le sentinelle di notte. Presenteremo una interrogazione in consiglio comunale per conoscere cosa intende fare il sindaco sul tema della sicurezza. Ma la sensazione è che per il PD la sicurezza non sia una priorità e che l'importanza siano le fiaccolate, le marce e le panchine arcobaleno".