Vandalizzata la panchina arcobaleno di Bientina, il sindaco si rivolge al responsabile: "Le conseguenze ci saranno"
Imbrattate, sradicate e buttate altrove, ricoperte da ogni forma di vandalismo. Continuano a subire danneggiamenti le panchine arcobaleno, installate in molti comuni su volontà di amministrazioni e associazioni, come simbolo contro forme di discriminazione e violenza legata all'orientamento sessuale e all'appartenenza di genere.
Colorate e inaugurate negli ultimi mesi, le panchine hanno ricevuto gli attacchi di ignoti, dal caso di Santa Croce sull'Arno fino a Certaldo, dove la panchina arcobaleno della città è stata vandalizzata per ben due volte. Sono solo due esempi delle vicende che si sono verificate in Toscana fino ad oggi. La mano devastatrice dei vandali è passata anche sulla panchina di Bientina, inaugurata neanche un mese fa in Piazza Martiri della Libertà.
Questa mattina il sindaco Dario Carmassi ha denunciato l'accaduto su facebook. "Hai oscurato i colori col nero. Il nero. Ovviamente lo hai fatto al buio, da codardo. Lo hai fatto perché sei debole, un fifone. E non hai avuto il coraggio di dire perché lo hai fatto: anche questo non mi stupisce. Ma rende ridicolo te" commenta il primo cittadino su facebook.
Carmassi prosegue nel post, rivolgendosi direttamente all'autore del gesto, in via di individuazione. "Le conseguenze ci saranno. Stiamo raccogliendo testimonianze, arriviamo a te". Carmassi ricorda inoltre che i reati contro il patrimonio pubblico, come in questo caso, "sono puniti con severità" e "non ti permetteremo di usare la scusa pietosa della libertà di opinione, sappilo", scrive rivolgendosi ancora al responsabile.
Le eventuali punizioni però non basteranno a riparare all'accaduto. La panchina ben presto sarà ritinteggiata e tornerà ai suoi iniziali colori vivaci. Ma se non sarà sufficiente il sindaco avverte che le panchine diventeranno sempre di più. "Quella panchina presto sarà ancora sgargiante di colori. E ne metteremo una seconda. E se accadrà qualcosa alle due panchine, diventeranno quattro. Otto. Sedici. Tutte. A presto, contaci" conclude.
Elena Tangredi, consigliera con delega alle Pari Opportunità del Comune di Bientina, che aveva fortemente voluto l'installazione della panchina, dichiara: "È un’azione spregevole, compiuta da vigliacchi senza nome. Un gesto che va oltre il mero atto vandalico, in quanto finalizzato a sottolineare il disprezzo per l’eterogeneità sessuale. L’unica reazione possibile rispetto a quanto accaduto, oltre alla piena condanna e alla denuncia alle autorità competenti, è quello di proseguire con eventi volti a sensibilizzare giovani e meno giovani rispetto alle tematiche LGBTQ+. La cultura e l’informazione sono l’unico antidoto all’ignoranza di chi vorrebbe un’umanità omologata ad uno standard di normalità, peraltro inesistente, rilegando la diversità ad oggetto di patologizzazione."