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Strage del Padule di Fucecchio, appello di Lazzerini al presidente Giani: "Aspettiamo giustizia"

(foto da Facebook)

Il professor Lido Lazzerini, sopravvissuto alla strage di Mommio (Fivizzano) avvenuta tra il 4 e il 5 maggio 1944, ha inviato un appello al presidente della Regione Eugenio Giani, per sottoporre nuovamente la questione delle vittime dell'eccidio avvenuto al Padule di Fucecchio.

"Siamo un gruppo di persone sopravvissute alla strage o familiari di vittime della strage del 23 agosto del Padule o di altre stragi della Toscana, oppure ancora di deportazioni in Germania. Tra poche ore sarà l'anniversario, il 77esimo, della strage del Padule di Fucecchio e nessuna delle vittime e dei loro familiari ha avuto giustizia" scrive Lazzerini nel suo appello al governatore.

"In diverse occasioni abbiamo parlato della nostra mancanza di giustizia: in particolare l'ex Presidente della Toscana, Enrico Rossi, più volte, si è detto pronto a prendere concrete iniziative a favore di chi ha subito la violenza nazista ”fino a promuovere un processo civile contro la Germania per chiedere i risarcimenti per i danni causati dalle truppe naziste”.

Successivamente, nel dicembre 2019, un nostro gruppo ha incontrato l'allora vicepresidente Monica Barni. In tale occasione è stata esposta con grande chiarezza la nostra richiesta di giustizia e ci fu detto che sarebbe stata interessata l'Avvocatura della Regione sulla possibilità di promuovere un processo civile nei confronti della Germania.

Da allora, malgrado i nostri ripetuti solleciti, non abbiamo avuto nessuna risposta. Per il sangue copiosamente e generosamente versato dai nostri familiari, pilastro sul quale si è costruita la nascita dell'Italia repubblicana, crediamo di avere tutto il diritto affinché si ponga attenzione alla nostra domanda di giustizia.

Infatti, altri enti, come il Comune di Roccaraso, la regione greca dove avvenne la strage di Distomo ed altri, oltre a numerosi privati cittadini, hanno promosso e vinto un processo di tale tipo.

Sicuramente la pandemia di Covid-19 ha reso tutto più difficile, ma, i crimini come le stragi naziste, non cadono mai in prescrizione.

Le facciamo anche presente che nel processo penale per la strage di Fucecchio la Regione Toscana era con noi contro la Germania. Quel processo fu vinto, ma purtroppo non ha portato a nessuna effettiva giustizia perché la Germania non ha estradato in Italia i condannati e si è rifiutata di fare loro scontare la pena in patria.

Venuta meno ogni possibilità di giustizia penale, anche perché i colpevoli sono ormai tutti morti, rimane la sola possibilità della giustizia civile, e questo grazie alla storica sentenza n. 238 del 22 ottobre 2014 della Corte Costituzionale italiana, che ha riconosciuto, a chi ha subito la violenza nazista, il diritto a chiamare in giudizio la Repubblica Federale di Germania.

Con l'occasione ricordiamo con riconoscenza Giuseppe Tesauro, venuto a mancare di recente, che come presidente della Corte Costituzionale è stato l'estensore della sentenza del 2014.

Ci aiuti a tenere aperto quell’Armadio della Vergogna che ci ha privato dei nostri diritti per tanti anni, questo permetterà di trasmettere un messaggio formidabile alle nuove generazioni: la vita delle persone è più importante di tutte le guerre, di tutti gli interessi e di tutte le ragioni di stato".

Fonte: Prof. Lido Lazzerini, sopravvissuto alla strage di Mommio (Fivizzano), del 4-5 maggio 1944

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