La settimana impegnativa del Mandela Forum, tra vaccinazioni e vandalismo
È stata una settimana impegnativa per il principale hub vaccinale della provincia fiorentina, il Mandela Forum.
Superata quota 400mila somministrazioni effettuate, da lunedì scorso è scattato ufficialmente l’open access offrendo la possibilità di vaccinarsi anche ai ragazzi tra i 12 e i 18 anni privi di prenotazione.
Il lunedì successivo al weekend più caldo dell’anno, dunque, si è rivelato un giorno altrettanto bollente in piazza Berlinguer, tra giovani vaccinandi dell’ultimo minuto e persone che invece la prenotazione ce l’avevano, tanto che il pur efficiente meccanismo del Forum ha accusato il colpo
“Al Mandela vengono vaccinate in media circa 3300 persone al giorno – spiega Marco Nerattini, direttore della Società della Salute di Firenze, che ha in carico la gestione delle operazioni 'organizzative' al Mandela – e fra queste, da quando è stata data la possibilità, circa 550 sono minorenni; a loro volta, un centinaio di questi ragazzi tra i 12 e i 18 anni si presentano senza prenotazione. I rallentamenti verificatisi negli ultimi giorni sono dovuti al fatto che ad accompagnare i minori ci sono ovviamente i genitori, che vanno fatti entrare nella struttura, spesso con figli piccoli al seguito. Spesso, quindi, per un under 18 che si deve vaccinare, entrano tre presone nella struttura".
A questo, poi, va aggiunto il mancato possesso da parte dei giovanissimi dei moduli del consenso informato, quindi sono serviti alcuni minuti per consegna e successiva compilazione.
Così si sono create situazioni di rallentamento del flusso e conseguenti code, che si sono alternate a momenti in cui lo scorrimento è stato più fluido.
Ai nuovi giovani arrivi, poi, vanno sommate anche le problematiche inerenti ai cittadini stranieri che si recano all’hub, senza dimenticare tutte quelle persone che per un motivo o per un altro, come il non possesso del modulo specifico, hanno bisogno del supporto del personale all’ingresso.
“D’altronde, è stata un’esperienza senza precedenti per noi: non sapevamo in quanti si sarebbero presentati all’ultimo momento senza aver prenotato. Potevano essere cento come dieci”.
È stata una settimana di rodaggio, quindi, e il direttore Sds assicura che gli addetti stanno velocemente prendendo le misure, imparando velocemente giorno dopo giorno le varie problematiche che si possono presentare, dallo straniero all’adolescente. Presto gli ingressi ritorneranno fluidi come in passato.
A proposito di giovani, Nerattini conferma una volta di più come siano proprio loro quelli che più di tutti desiderino vaccinarsi: “I ragazzi hanno una grande capacità di informarsi tramite media diversi e questo li rende molto consapevoli a dispetto dell’età. Hanno infatti ben compreso che, su un’ipotetica bilancia, il piatto dei vantaggi sia molto più pesante rispetto a quello dei rischi. Inoltre, in loro è fortissimo il desiderio di tornare a una vita normale, fatta anche di sport e uscite con gli amici, e hanno capito che il vaccino è il mezzo con cui questo desiderio si potrà avverare”.
Il vaccino, infatti, è un’arma assolutamente necessaria e l’unica cosa che ci possa consentire davvero alla vita quotidiana e alle varie attività economiche e sociali di ripartire, senza ovviamente trascurare le altre norme sanitarie come distanziamento e mascherina. Quest’ultimo periodo ha visto un aumento dei contagi, ma è chiaro – lo confermano i dati disponibili – che un vaccinato, seppur contagiato, subisca una manifestazione più blanda della malattia. Lo stesso Green pass è un elemento a cui sono personalmente favorevole, in quanto rappresenta un’ulteriore possibilità di ampliare la copertura della vaccinazione e garantire una maggiore tranquillità all’interno della comunità”.
Infine, a coronamento di una settimana tosta nella notte tra giovedì e sabato alcuni ignoti hanno vandalizzato i cartelli ai cancelli d’ingresso e – dopo aver scavalcato questi ultimi – i muri esterni del Mandela con scritte No Vax.
“Una questione in più da gestire quando ce ne sono già tante. Sporta la denuncia, abbiamo continuato tranquilli con il nostro lavoro. La vaccinazione, e quindi il nostro impegno, è un’opera utile e necessaria. Andiamo avanti senza paura”.
Giovanni Gaeta