Strage di San Miniato, la curia chiede la riabilitazione del vescovo Ugo Giubbi
"Una definitiva e ufficiale presa di distanze da parte della comunità sanminiatese dalla calunnia sotto il cui peso l'allora vescovo monsignor Ugo Giubbi morì nel 1946 venendo additato per tanti anni all'esecrazione pubblica". È questa la richiesta della curia a quasi 80 anni dalla strage del Duomo di San Miniato , il 22 luglio 1944. La richiesta arriva don Francesco Ricciarelli, responsabile della comunicazione della diocesi San Miniato. A renderlo noto è stato il quotidiano La Nazione. La curia parla di "calunnia diffusa con astuzia a livello popolare a poche ore dall'immane tragedia e che ancora resiste, anche di fronte alla verità della storia".
Nella strage, come è noto, morirono 55 persone dopo che insieme ad un migliaio di concittadini si rifugiarono nella chiesa per sfuggire ai bombardamenti.Per decenni si è creduto che gli autori fossero stati i tedeschi. Monsignor Giubbi, uscito fuori dalla chiesa allo scoppio, fu ritenuto consapevole o addirittura corresponsabile della strage in combutta con fascisti e nazisti. Solo pochi anni fa è stato però appurato che fu una granata di artiglieria americana a causare la strage per un errore balistico. L'errore è documentato anche negli archivi statunitensi e fu immediatamente riferito ai vertici del Comitato di liberazione nazionale (Cln). Circostanza recepita anche dal tribunale militare di La Spezia che archiviò definitivamente il caso e scagionò i tedeschi dalle accuse di crimini di guerra.