Il rave illegale tra Lazio e Toscana preoccupa la Maremma
Un rave non autorizzato è partito nel giorno di Ferragosto a Valentano, Viterbo, al confine tra Lazio e Toscana. L'evento è stato ieri accompagnato anche da una tragedia: un giovane è stato ritrovato senza vita nel lago di Mezzano, vicino al luogo del rave.
La situazione sta preoccupando anche la Maremma, interessata da giorni dal via vai dei partecipanti, provenienti da Italia e Europa. Si tratta di "un attacco frontale ai territori e alla popolazione dei comuni limitrofi" dicono i sindaci toscani dalla provincia di Grosseto di Manciano, Pitigliano e Sorano.
Un raduno illegale, che come continuano i tre primi cittadini, minaccia le attività economiche nella stagione turistica durante la pandemia da Covid-19, e crea timori dal punto di vista sanitario. Ecco il comunicato congiunto dei tre comuni, dove si chiedono più controlli nei territori.
I sindaci e le giunte dei Comuni di Manciano, Pitigliano e Sorano denunciano pubblicamente l’irregolare raduno, organizzato sui social, a cui stanno partecipando migliaia di ragazzi arrivati da tutta Italia ma anche dall’Europa. “Questo raduno illegale – affermano i sindaci di Manciano Mirco Morini, di Pitigliano Giovanni Gentili, di Sorano Pierandrea Vanni - è una vera e propria incursione nei confronti dei nostri territori e in primis di quello del vicino comune di Valentano, da parte degli organizzatori e dei partecipanti di questo rave, che inevitabilmente stanno minando in queste ore le attività economiche, in piena stagione turistica, e la sicurezza e la tranquillità dei cittadini, anche dal punto di vista sanitario. Nel prendere atto con profonda amarezza che lo Stato non si sia dimostrato capace di prevenire, per di più durante una pandemia da Covid-19 in corso dal 2020, una clamorosa manifestazione di illegalità da ogni punto di vista, noi sindaci riteniamo che a oggi non sia stato assicurato un adeguato e continuo controllo dei territori di questi tre comuni, con un impiego straordinario di forze dell’ordine nonostante la massiccia presenza fissa o mobile di migliaia di persone arrivate per partecipare al rave e che stanno iniziando a gravitare anche nelle nostre zone. Chiediamo così una maggiore attenzione e un profondo impegno anche da parte della Prefettura di Grosseto per gestire questa situazione che non sappiamo ancora a cosa porterà e né quando finirà”.