Furgone dell'associazione Stremao incendiato a Prato: si indaga sull'origine dolosa
I carabinieri stanno indagando sull'incendio che nella notte ha distrutto un furgone dell'associazione pratese Stremao, che dal 2018 si occupa di raccogliere e distribuire generi alimentari per le famiglie bisognose, e si fa sempre più strada l’ipotesi di un incendio doloso
I carabinieri hanno acquisito le immagini di sicurezza nelle quali è stato ripreso un uomo che sembrerebbe in procinto di scappare. Inoltre la rete metallica a protezione della sede è stata tagliata.
Il mezzo - acquistato l'anno scorso grazie a una sottoscrizione - era parcheggiato nella sede dell'associazione ed è andato completamente distrutto nel rogo divampato verso le 4.
"Quanto è accaduto lascia amareggiati, auspichiamo che quanto prima possa essere ricostruita la dinamica e individuati i responsabili - ha dichiarato il sindaco di Prato Matteo Biffoni -. All'associazione, al presidente e a tutti i volontari va la nostra solidarietà".
Anche l'europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi ha espresso vicinanza a Stremao: "Voglio esprimere la mia solidarietà a tutta la grande comunità di Stremao per quanto accaduto questa notte, quando uno dei furgoni dell’associazione è andato a fuoco in circostanze ancora da chiarire da parte delle forze dell’ordine, che lasciano forse spazio anche ad una natura dolosa del rogo".
"L’attività di consegna dei pacchi spesa adesso rischia di essere messa in ginocchio, con gravi ripercussioni sull’intera attività dei volontari. Qualora fosse confermata la pista della natura dolosa, ci auguriamo che vengano individuati il prima possibile i responsabili di questo atto intimidatorio. Un gesto vile, fuori da ogni logica di umanità per il servizio verso il prossimo offerto dall’associazione".
Stremao ha infatti aiutato migliaia di pratesi in difficoltà. Italiani come noi che sono usciti a pezzi da una crisi economica e sociale senza precedenti. Da parte nostra saremo quindi sempre al fianco di queste donne ed uomini pieni di buona volontà e voglia di aiutare chi sta peggio di noi. Non fatevi intimidire: noi ci siamo e siamo con voi".
Sulla vicenda è intervenuto lo stesso Salvini, che aveva partecipato alla sottoscrizione per il mezzo: "Ora basta! È inammissibile che un'associazione che fa del bene per il prossimo debba essere continuamente vittima di gravi episodi criminosi" si legge nella nota.
"Gli autori devono pagare adeguatamente il loro atto delinquenziale. Intanto ringraziamo i vigili del fuoco per il loro intervento tempestivo che ha scongiurato un danno maggiore e confidiamo sul loro lavoro d'indagine assieme alle FF.OO. per risalire ai responsabili che, ribadiamo, devono pagare per il grave reato commesso ed i danni cagionati. Per certa gente non ci devono essere sconti ma solo severe punizioni".
"Nel frattempo comunichiamo ufficialmente che la Lega Prato - Salvini Premier si impegnerà, in accordo con Matteo Salvini, a riacquistare il furgone".