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Niccolò Ciatti, quattro anni dall'omicidio. Oggi il ricordo a Scandicci

Niccolò Ciatti

“Ho perso un figlio per una violenza assurda e gratuita, da parte di tre ceceni entrati in discoteca per picchiare, e ad oggi dopo quattro anni aspettiamo ancora di riuscire a fare questo processo in Spagna. Stiamo aspettando di riuscire a sapere se verrà estradato in Italia. Il 12 agosto è il giorno che vorremmo cancellare. In queste ore, quattro anni fa, io e Cinzia eravamo in viaggio in Francia per raggiungere la Spagna. Nella mia mente ripassano quei momenti, rivedo l'arrivo in ospedale, vedo mio figlio intubato, immobile, fermo. E lì si è fermata la nostra vita"

Sono le parole amare di Luigi Ciatti parlando nell'anniversario della morte del figlio Niccolò, morto il 12 agosto 2017 dopo essere stato brutalmente picchiato in una discoteca di Lloret de Mar, dove era andato in vacanza.

L'inizio del processo per omicidio, che vede imputati due ceceni, è fissato per il 26 novembre prossimo a Girona.

Uno dei due ceceni, Rassoul Bissoultanov, sottoposto all'obbligo di firma settimanale in Spagna proprio in attesa del processo, è stato arrestato il 3 agosto scorso a Kehl, in Germania, perché gravato da un mandato di arresto europeo, emesso dal gip su richiesta della procura di Roma, titolare di un'inchiesta sulla morte di Ciatti parallela a quella spagnola.

Questa sera Niccolò sarà ricordato nella chiesa a Casellina e poi con un recital di Ugo De Vita in piazza della Resistenza a Scandicci.

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