Moria di pesci nel Fosso Corniaccia tra Venturina e Piombino, l'ispezione Arpat

Il Dipartimento ARPAT di Piombino, martedì e mercoledì scorsi, ha effettuato un’ispezione ambientale lungo tutto il corso del fosso Corniaccia, da Venturina fino al punto di immissione del fosso Corniaccia nella Chiusa di Pontedoro, a seguito degli esposti che dal 10 agosto segnalavano la presenza di pesci morti galleggianti presso il circolo nautico Pontedoro e in prossimità della foce del fosso nella Chiusa di Pontedoro.

Gli operatori dell’Agenzia il 10 agosto avevano osservato che il fosso Corniaccia, presso il ponte sulla ss 398 nel comune di Piombino, si presentava di colorazione scura e maleodorante.

Dalle misure sul campo emerge con evidenza che il fosso Corniaccia presenta un evidente stato anossico su tutto il suo corso a partire da Venturina via Cerrini fino a Piombino, via Adige; lo stato anossico persiste, sostanzialmente, fino al Circolo Nautico Pontedoro, dove l’intrusione di acqua di mare consente una parziale ossigenazione delle acque.

È stata rilevata una moria di fauna ittica con numerosi esemplari, anche di notevoli dimensioni, galleggianti da via Adige fino al circolo nautico Pontedoro. Gli esemplari osservati risultavano appartenere a specie di acqua dolce, quindi è stato possibile desumere che la causa della moria fosse localizzata nella parte più a monte del fosso; considerati i valori di conducibilità questa parte è identificabile a nord del punto di controllo del fosso in via Adige, a Piombino. (nella mappa a seguire la localizzazione dei punti di campionamento relativi ai sopralluoghi dei giorni 10 e 11 agosto 2021 ).

Sulla base delle prime informazioni disponibili è possibile sostenere l’ipotesi che la moria di fauna ittica sia avvenuta nella parte del fosso Corniaccia compresa tra Venturina e via Adige a Piombino. La causa più probabile è l’anossia, generata da condizioni distrofiche del fosso Corniaccia. Tali condizioni critiche sono da ricondurre:

allo scarso ricambio idrico del corpo idrico, accentuate dall’assenza di precipitazioni; alla immissione nel Corniaccia dello scarico pretrattato della soc. Italian Food dovuto alla rottura della tubazione, all’altezza della ss. Nuova Aurelia, che serve per collettare il refluo in uscita dall’azienda al depuratore di Venturina (nell'immagine a fianco il fosso campestre recettore dello scarico).

Risultati delle misure sul campo

Presso ogni punto di prelievo sono stati effettuati campioni di acqua per le analisi chimiche che sono in corso di analisi presso il Laboratorio dell’Agenzia.

ARPAT ha trasmesso il rapporto dell’ispezione all’Autorità regionale Settore Autorizzazioni Ambientali e agli altri enti per le valutazioni di rispettiva competenza, in particolare ai comuni di Campiglia Marittima e Piombino per la rimozione delle carcasse dei pesci e all’Azienda USL Toscana Nord-ovest Settore Veterinaria per le eventuali indagini sugli esemplari di fauna ittica.

Fonte: Arpat - Ufficio Stampa

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