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Autopsia virtuale, la radiologa Aoup Claudia Giaconi nella stesura delle linee guida Sirm

Claudia Giaconi

C’è una radiologa dell’Aoup, la dottoressa Claudia Giaconi (Sezione dipartimentale di Radiodiagnostica 3 dell’Aoup) fra gli specialisti che hanno redatto le linee guida sull’autopsia virtuale pubblicate recentemente dalla Sirm-Società italiana di radiologica medica.

La virtopsy, neologismo tratto da “virtual” ed “autopsy - che consiste nel ricorso alla valutazione cadaverica tramite tomografia computerizzata (Tc) e talvolta anche risonanza magnetica (Mri) e spesso precede l’atto autoptico medico-legale convenzionale, che resta comunque insostituibile - si è diffusa in ambito legale tra la fine del ‘900 e l’inizio degli anni duemila diventando una realtà pressoché imprescindibile nella giornaliera attività giudiziaria e forense.

Questo tipo di indagine radiologica consente infatti un approccio non invasivo ed è anche più facilmente accettato dai familiari della persona scomparsa. Consente inoltre inoltre una valutazione sistematica di tutto il corpo in tempi molto brevi con la possibilità di memorizzare i dati grezzi, che possono essere trasmessi a distanza e visionati anche in seguito, permette la descrizione e ricostruzione dettagliata delle lesioni politraumatiche, l’identificazione dei cadaveri in caso di eventi catastrofici, l’eliminazione virtuale di abiti e cute, la separazione di distretti anatomici dal resto del corpo, la ricostruzione delle immagini 3D etc…

In sostanza, non alterando alcun reperto utile ai fini medico-legali, la virtopsy può essere considerata un tassello importante nella comprensione delle cause e dinamiche di morte proponendosi come valido ausilio e non come atto sostitutivo dell’indagine medico legale.

Dal 2012 ad oggi, nella Radiodiagnostica 3 diretta dal professore Emanuele Neri, in collaborazione con la Medicina legale diretta dalla professoressa Emanuela Turillazzi, sono state effettuate più di 150 autopsie virtuali. I casi trattati sono sempre stati di estrema attualità e l’indagine Tc è stata finalizzata a fornire documentazione chiara e dettagliata delle prove scientifiche raccolte nel contesto di indagini forensi spesso complesse e delicate.

Dalla sinergia con altre analoghe realtà radiologiche esperte in scienze forensi su tutto il territorio italiano sono nate le linee guida, documento congiunto realizzato e pubblicato dalla Sezione di Radiologia forense e approvato dal consiglio direttivo della Sirm.

Il testo prodotto ha lo scopo di fornire una guida per tutelare la qualità e il rigore scientifico, organizzativo e professionale nella necessaria risposta alla crescente domanda di un esame sempre più centrale nella valutazione medico legale.

L’esperienza pisana maturata in questi anni ha portato dunque l’Aoup fra i principali attori nella gestione di questa procedura su tutto il territorio nazionale.

Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria Pisa - Ufficio Stampana

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