Dalla conceria alla Versiliana per un modello di scuola-lavoro
È in programma dopodomani, domenica 8 agosto, alle 18.30 al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta l'iniziativa “Modello Mancini. Tavola rotonda per migliorare il rapporto tra scuola e lavoro” organizzata per mettere a confronto i mondi dell'istituzione, delle imprese e i relativi attori politico/istituzionali. Promotore dell'iniziativa è Ivo Mancini, 86 anni di Fucecchio (Firenze), titolare della Futura Lavorazioni Meccaniche di Santa Croce sull'Arno (Pisa), fondatore nel 1962 dell'azienda “C.M. Tannery Machine”, produttrice di macchine per il settore conciario, dal 2018 attivo anche con la “Futura Lavorazioni Meccaniche” al cui interno ha creato una scuola per insegnare il mestiere ai più giovani e far fronte a un mercato del lavoro con tanta richiesta di manodopera specializzata ma poca offerta di personale.
Per Mancini l'appuntamento con la Versiliana non è nuovo, ma quest'anno ciò che cambia è l'approccio: l'intento è quello di creare un dialogo tra chi sarà sul palco e la platea, in modo che possano emergere testimonianze, idee e proposte per colmare questo grande divario. L'8 agosto alla Versiliana ci saranno Anna Paola Concia, coordinatrice di Fiera Didacta Italia ed ex parlamentare, la consigliera del Miur e componente del Cda di Indire Cristina Grieco, il capo di gabinetto della Regione Toscana Paolo Tedeschi e Daniela Mancini, storica dirigente dell'istituto “Ferraris-Brunelleschi” di Empoli (Firenze) da poco andata in pensione, tutti moderati dalla conduzione di Claudio Sottili. Con loro ci saranno anche alcuni dei ragazzi che hanno frequentato la scuola di meccanica della “Futura”. Per partecipare è necessario esibire il “green pass” vaccinale Covid-19.
Adesioni alla manifestazione stanno arrivando da tutta Italia nella speranza che sia un momento per gettare un “seme” per favorire l'inserimento dei ragazzi nel contesto delle aziende. Secondo Mancini si può arrivare a un sistema formativo che preveda scuola al mattino e pratica in azienda al pomeriggio, seguendo un po' quello che accade nello sport per formare i migliori atleti.
«Il modello della mia scuola di meccanica – spiega Ivo Mancini – viaggia in maniera parallela a quello che è l'attuale sistema di formazione scolastica e professionale. Ci sono istituti superiori in cui né i ragazzi né i professori hanno mai visto un tornio, quando va bene si studiano concetti di un'industria ormai superata. È un'iniziativa che ho finanziato da solo, con i guadagni della mia ditta. Al momento ho ospitato dei ragazzi frequentati dei percorsi IeFP triennale (istruzione e formazione professionale, nda) arrivato con convenzioni, ma il mio obiettivo è quello che qui a Santa Croce sull'Arno venga fondata un giorno una scuola internazionale di artigianato toscano».
Fonte: Ufficio stampa