Orti urbani, tra i pomodori nascono nuove forme di socialità
L’erba del vicino è sempre più…a Km 0! Profumo di natura e senso di comunità, di cultura biologica che diventa cibo per la mente al sapore di inclusione. Nell'area di via Don Minzoni, a Tavarnelle Val di Pesa, riqualificata e messa a disposizione dal Comune per la realizzazione di dieci orti urbani, già assegnati e affidati all'associazione Ci Incontriamo e altri 8 cittadini, insieme agli ortaggi, crescono la voglia di inclusione e di conoscersi. I primi frutti sono già sotto gli occhi di tutti. Pomodori, cipolle, cavoli, piselli e mais, ma anche zucchine e peperoni. Ma non sono gli unici. A poche settimane dall'inaugurazione dei dieci appezzamenti affidati alla gestione dell'associazione Ci Incontriamo i dieci orti urbani di Barberino Tavarnelle hanno preso vita.
Ragazze e ragazzi con bisogni speciali interagiscono, dialogano e si divertono con i loro coetanei normodotati, padri e figli rafforzano i loro legami, giovani e anziani condividono esperienze rurali. Mentre gli uni sperimentano tecniche di coltivazione ispirate ai principi della permacultura, gli altri dispensano i segreti della tradizione e la cultura dei saperi di una volta. “Cittadine e cittadini di ogni età e provenienza sociale sono coinvolti in un flusso di emozioni che integra, include – dichiara il sindaco David Baroncelli - si lega in maniera indissolubile alla cura della terra e alla condivisione delle risorse che nascono spontanee dalle relazioni tra le persone. E' così che, oltre ai legumi e alle verdure biologiche, seminiamo e coltiviamo coesione e unità sociale per una comunità che sa di appartenere ogni giorno di più ad una radice comune in cui valorizzare le differenze rende migliori.
“Il progetto mira all’integrazione della disabilità nel territorio - spiega Marta degl’Innocenti dell’associazione Ci Ci Incontriamo - un’opportunità straordinaria di conoscenza e creazione di nuove amicizie che coltiveremo proponendo varie attività tra giochi, attività, laboratori ed esperienze agricole al fianco degli operatori e degli educatori dell’associazione e degli altri cittadini che condividono questo bellissimo spazio all’aperto, concesso dal Comune. Un luogo aperto e inclusivo, dalla forte connotazione sociale, dove le passioni e gli obiettivi di tutti gli ortisti, disabili e normodotati, possono crescere insieme alla voglia di costruire relazioni umane e di incontrarsi”. La progettazione degli orti, curata dall’agricoltore Matteo Mancini, è stata elaborata in modo da rendere agevole e fruibile l’accesso e l’utilizzo degli spazi ai diversamente abili. Nei dieci appezzamenti quali spazi fertili di socialità le risate e la voglia di conoscersi sono come l'acqua e la luce: non possono mai mancare per rendere la fioritura abbondante e rigogliosa. Un ulteriore passo del progetto è quello di mettere a disposizione gli ortaggi coltivati negli orti urbani in occasione del mercato settimanale. Il ricavato della distribuzione su contributo libero andrà a favore dei progetti portati avanti dall’associazione.
Fonte: Ufficio Stampa ASSOCIATO DEL CHIANTI FIORENTINO