Gkn, Todde propone la cassa integrazione. Giani rilancia: "L'azienda risponda"
“Condividiamo la proposta della viceministra Todde di aprire un percorso più responsabile ovvero di una possibile cassa integrazione di 13 settimane per cessazione dell’attività in cui ci sia modo di interloquire con chi ha manifestato interesse per una eventuale reindustrializzazione. Su questo l'azienda si è impegnata a fare una valutazione e dare risposta al tavolo istituzionale che viene tenuto aperto”.
Così il presidente Eugenio Giani uscendo dall'incontro convocato oggi in Prefettura a Firenze sulla vicenda Gkn con il governo, le istituzioni – locali e regionali – le organizzazioni sindacali.
“Come ho avuto modo di esprimere anche oggi – ha proseguito Giani - ci sono in ballo i destini di oltre 500 lavoratori più le loro famiglie, perché ai 422 dipendenti della Gkn vanno aggiunti quelli dell’indotto che hanno la stessa dignità. Torno a ribadire che non possiamo accettare che un’azienda che ha commesse per l’80% dalla Fiat Stellantis e alta capacità tecnologica possa chiudere da un giorno all’altro lasciando una ferita di questa portata.
Ringrazio il Governo, in particolare la viceministra Alessandra Todde per l’impegno e l’attenzione che hanno avuto finora sulla vicenda, e anche i lavoratori e i rappresentanti sindacali per la sobrietà con cui si sono sempre posti in questi giorni difficilissimi. A dimostrazione che a Firenze non si scherza, ma ci si muove sempre nel pieno rispetto delle regole e nella profonda unità tra le esigenze dei lavoratori e gli intendimenti delle istituzioni”.
Al tavolo erano presenti con Giani, l’assessora al lavoro Alessandra Nardini, il consigliere del presidente per lavoro e crisi aziendali Valerio Fabiani e il capo di gabinetto Paolo Tedeschi, di supporto alla presidenza.
"Importante che oggi le istituzioni, a tutti i livelli - ha detto l'assesora al lavoro Alessandra Nardini - abbiano di nuovo fatto sentire forte e compatta la propria voce a difesa di 422 posti di lavoro, a cui si devono aggiungere quelli degli appalti, che non possono andare persi.
Si tratta del destino e del futuro di lavoratrici, lavoratori, famiglie che, insieme alle organizzazioni sindacali, non lasceremo sole.
Voglio anch'io ringraziare la viceministra Todde che oggi è tornata in presenza in Prefettura a Firenze confermando l'attenzione prestata a questa vicenda e voglio ringraziare il ministro del Lavoro Andrea Orlando che ieri sera ha fatto visita allo stabilimento GKN di Campi Bisenzio avendo modo così di ascoltare direttamente la testimonianza di lavoratrici e lavoratori che non intendono, giustamente, arrendersi. Così come non ci arrenderemo noi, e continueremo a chiedere che si mettano in atto tutti gli strumenti affinché vicende come questa non possano più ripetersi, in Toscana e nel nostro Paese.
La vertenza GKN, attorno alla quale si è stretta la comunità di Campi Bisenzio, guidata dal sindaco Fossi, e tutta la nostra regione, ha una valenza nazionale. Lo abbiamo detto dal primo istante e lo continuiamo a ripetere oggi".
"La proposta che abbiamo avanzato all'ad di GKN - ha detto il consigliere per il lavoro ele crisi aziendali Valerio Fabiani - è seria ed equilibrata. È l'ultima chance per l'azienda per riaprire un confronto civile e vero con le istituzioni e con le organizzazioni sindacali e non recidere definitivamente qualsiasi rapporto con l'Italia. Confido che ci pensi bene visto che gli interessi che ha ancora nel nostro paese non sono pochi, dallo stabilimento GKN di Brunico ai rapporti con committenti come Fiat Stellantis".
Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa