Presunte torture in carcere, sospesi undici agenti a San Gimignano
La direzione del carcere Ranza di San Gimignano ha notificato undici provvedimenti di sospensione, emanati dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, a undici agenti di polizia penitenziaria per il processo per asserite torture risalente a due anni fa.
Uil Polizia Penitenziaria Siena ha diramato un comunicato stampa a riguardo: "Ingenuamente avevamo sperato in una maggiore attenzione del Dipartimento, consapevoli ormai che i colleghi in questione avessero lavorato in questi due anni, riportando inoltre note caratteristiche più che eccellenti, dimostrando la loro dedizione al lavoro nonostante gravasse sulle loro spalle l'incertezza e lo stress del processo prima e del periodo Covid dopo. A questi poliziotti Penitenziari va tutta la nostra solidarietà e la nostra stima perché ci dimostrano che, nonostante tutto, non bisogna mollare mai. Speriamo nella Giustizia, che quanto prima li riscatti e doni loro la grazia della verità".
Leo Beneduci, Segretario Generale dell’O.S.A.P.P – organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria, ha aggiunto: “Quel che ci lascia perplessi di questi provvedimenti è che, avvengono, a distanza di due anni dagli avvisi di garanzia e dopo sette mesi dalla sentenza di primo grado dell’Autorità Giudiziaria, tra l’altro nei confronti di undici poliziotti Penitenziari ancora in attesa della sentenza definitiva di condanna o di assoluzione. . Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai Colleghi sospesi".