"Il Monte dei Paschi per la Toscana non è solo una banca, ma è un pezzo di storia economica e finanziaria della nostra Regione. La Lega dice di no alla svendita, vuole tutelare i posti di lavoro, evitare la chiusura degli sportelli e tutelare un marchio che dal 1472 caratterizza l'istituto di credito, la città di Siena e il suo territorio". Così il commissario della Lega Toscana Mario Lolini sulla vicenda della vendita del Monte dei Paschi. "Come Lega guardiamo ai territori ed il Monte dei Paschi è stato l'esempio di una banca che dal territorio in 500 anni è diventata un punto di riferimento in Italia e all'estero - afferma Lolini- la nostra proposta, già lanciata dal segretario federale Matteo Salvini e che io condivido nel merito, è invece quella di dare un impulso, con la regia statale, alla creazione di quello che potrebbe essere il terzo polo italiano, trasformando Mps in una vera e propria banca dei territori, affiancandola alle realtà locali di altre regioni, esaltandone quel ruolo avviato sin dalla sua fondazione nel 1472. Un sistema che andrebbe ad affiancare i due grandi gruppi bancari, che fanno capo a Intesa San Paolo e ad Unicredit e che sono già dei protagonisti dello scacchiere finanziario internazionale. Un percorso da intraprendere dopo aver ascoltato la realtà locale senese". Lolini guarda anche alle elezioni di ottobre. "I senesi sanno di chi sono le responsabilità di questa situazione ed il ruolo che la sinistra prima e il centrosinistra poi hanno avuto in questa vicenda - conclude Lolini- ed anche il ruolo di Padoan eletto a Siena e poi divenuto presidente di Unicredit, la stessa banca che vuole acquisire Mps dà molte risposte sulle idee del Pd riguardo al futuro dell'istituto senese".
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