Palazzo Vecchio, dopo un anno e mezzo riaprono i percorsi segreti
La stretta scala in pietra voluta da Gualtieri di Brienne e ricavata nello spessore della muraglia medievale, lo Studiolo di Francesco I, meraviglioso scrigno delle raffinate collezione del principe Medici, lo Scrittoio del padre Cosimo I, accessibile solo grazie a passaggi celati dietro a dipinti, il vasto spazio che sta sopra il soffitto del Salone dei Cinquecento, dove si staglia un imponente - e tuttora efficiente - sistema di capriate a sostegno sia del “palco” dipinto sia del tetto a copertura. Sono questi i luoghi che ritmano una delle visite più attrattive di tutta l’offerta culturale fiorentina e più richieste da oltre vent'anni: i percorsi segreti di Palazzo Vecchio che dal 1° agosto – dopo un anno e mezzo – riaprono al pubblico.
Sospesi da un anno e mezzo circa, durante i mesi di chiusura dei musei e quelli di delicata e prudente riapertura, i Percorsi segreti riaprono, con un aggiornamento dei protocolli anti-contagio, rendendo così possibile accedere nuovamente ad ambienti esclusivi e di grande suggestione in piena sicurezza: i visitatori di Palazzo Vecchio potranno infatti fruire nuovamente di questo tipo di itinerario, a piccoli gruppi, a partire da domenica prossima, quando i Percorsi segreti torneranno a far parte del programma di visite e di attività a cura di MUS.E, andando ad affiancarsi al già ricco calendario di iniziative nei Musei Civici Fiorentini.
Fonte: Ufficio Stampa