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Passa l'odg FdI-Centrodestra, Empoli adotta il piano per eliminare le barriere architettoniche

Il Comune di Empoli adotterà il piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche. Dopo la mozione, è arrivato l'odg da parte di Fratelli d'Italia-Centrodestra per Empoli ed è stato votato all'unanimità in Consiglio comunale.

Il centrodestra empolese ha presentato alcuni atti in passato per quanto concerne il sociale, come l'accessibilità negli alloggi Erp per i disabili o la sensibilizzazione per persone con sindrome di down. Nell'ultimo Consiglio è arrivato l'impegno della giunta per il piano.

"Si tratta di un piano in cui si gestisce il territorio e si fa un rendiconto delle zone che necessitano di un intervento, una mappatura che finora non c'era. Nello stesso atto abbiamo introdotto un punto in più, ovvero installare panchine inclusive sul territorio. Sono panchine che fanno sì che anche chi è in carrozzina possa avere il suo momento di socialità. Sono da mettere in un territorio che sia già accessibile, altrimenti perdono la loro funzionalità. Il territorio diventa inclusivo se, per esempio, i marciapiedi sono a norma per le rampe per disabili. Noi faremo interrogazioni in futuro per vedere come sta procedendo il tutto" hanno dichiarato i consiglieri Andrea Poggianti, Simona Di Rosa e Federico Pavese.

Inoltre da parte di FdI-Centrodestra c'è contrarietà rispetto al regolamento sui cappotti esterni: ". Barsottini ne faceva una panacea a tutti i problemi. In realtà è emerso che è un regolamento scarno, in pratica l'elefante ha partorito il topolino. In parte recepisce la normativa nazionale, ma in altra parte è deleterio perché limita l'accessibilità del cittadino ai bonus in tema di edilizia".

Poggianti, Di Rosa e Pavese hanno riportato alcuni esempi: "Viene esclusa la possibilità di un certificato di conformità per le zone delle case popolari di Serravalle e Ponte a Elsa che garantirebbe l'accesso al cappotto esterno. Viene esclusa anche la possibilità del cappotto per edifici del centro o con particolari decorazioni. La nota di biasimo è per quanto riguarda gli edifici 'A3' o che hanno l'accesso sulla via pubblica, perché se lo spessore del marciapiede è meno di 1,5 metri il cappotto può esser fatto 'mini' da un centimetro. Il problema sta nel fatto che lo sconto in fattura lo garantisce ma la cessione di credito alla banca non autorizza il superbonus per cappotti inferiori a dodici centimetri".

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