No Keu, Ev: "Rinnovare la partecipazione con politica e istituzioni"
La crisi della “politica” è un dato certo: metà degli italiani non vota, allo stesso tempo gran parte dei cittadini quando si trovano accomunati da questioni specifiche a cui dare soluzione, per giusti interessi di parte, li vediamo attivarsi concretamente e collaborare o competere con i livelli istituzionali come con la politica dei partiti. In Italia ci sono centinaia di comitati che si vedono costretti a rivendicare diritti fondamentali: informazione e partecipazione, da conquistare “sul campo” con grandi sacrifici per dare soluzione a problematiche importanti e che riguardano più spesso anche la generalità della popolazione.
Nell'Empolese Valdelsa la sempre più conosciuta questione dei rifiuti Keu non è riconducibile alla sola questione del rischio inquinamento e dei danni economici ma pone anche con quale livello di partecipazione democratica si ritiene affrontare e risolvere concretamente la devastante crisi prodotta da Keu.
La questione non è di secondaria importanza perché coinvolge la vita quotidiana e il futuro di un consistente numero di abitanti, donne,uomini, anziani e giovani. Esperienze di vita che rivendicano il diritto al futuro da subito e che aspettano risultati concreti e in tempi brevi.
Europa Verde ritiene indispensabile che il comitato”No Keu” espressione diretta degli abitanti che si riuniscono periodicamente al Circolo di Sant'Andrea fra Castelfiorentino e Empoli debba aver diritto a partecipare ad un tavolo aperto con le Istituzioni per contribuire positivamente alla soluzione dei problemi nati con l'inquinamento da Keu della nuova strada regionale 429.
I regolamenti Comunali sostengono se pur in modi diversi il riconoscimento per associazioni, comitati, gruppi di persone impegnati in specifiche problematiche ad essere formalmente riconosciuti come interlocutori delle Istituzioni, quindi, la proposta di un tavolo di confronto propositivo è una scelta che può solo rafforzare la trasparenza e la democrazia di base e un “tavolo di confronto” è necessario per promuovere soluzioni realizzabili e condividere fiducia con i cittadini.
Perché non proviamo a vivere una realtà, quella della contaminazione da Keu? Qui si vive da mesi in condizioni di precarietà forse anche psicologica con terreni, pozzi d'acqua e prodotti della terra a rischio inquinamento. E' la quotidiana paura per un dramma prodotto dalla malavita e non solo, che mette ogni giorno più a rischio i livelli di socialità e fiducia fra le persone. Occorrono soluzioni in tempi brevi, superando eventuali individualismi e rinnovando il senso di appartenenza alla comunità è per questo che la politica che ha responsabilità istituzionali deve riconoscere a pieno titolo il Comitato e le istanze dei cittadini, superando tatticismi e burocrazia.
Per Europa Verde occorre rinnovare la partecipazione da condividere non solo fra i cittadini ma anche con le istituzioni e la politica.
Il nemico comune è la malavita
Damiano Ghiozzi - Europa Verde Castelfiorentino