gonews.it

Liberazione di Montespertoli, i giorni del partigiano Moretto raccontati dal partigiano ai ragazzi

Guido Nencioni e la moglie

Ieri, 27 luglio, ricorreva l'anniversario della Liberazione di Montespertoli dal nazifascismo.

L'Amministrazione Comunale, insieme al Circolo Arci di Montespertoli, la Casa del Popolo e l'Associazione Bibliamus ha organizzato alcuni momenti per ricordare quei giorni e i caduti che persero la loro vita per liberare il paese.

Alle ore 19, ai giardini della Scuola Primaria nel capoluogo, è stato possibile ascoltare Guido Nencioni, detto "Moretto" dai compagni partigiani, che ha raccontato parte della sua vita dall'avvento del fascismo fino ai giorni della Liberazione.

Ricordi che Guido ha esposto con grande emozione e condividendo con i presenti tutto il dolore che quegli anni gli hanno lasciato dentro.

Guido ha sofferto molto la presenza fascista ma fin da ragazzino ha impedito che quella forza e quell'arroganza lo schiacciassero.
Incoraggiato dalla madre fin dalla tenera età, a 17 anni decise di entrare a far parte del gruppo dei partigiani della sua zona, a Impruneta e si accorse ben presto che i partigiani sarebbero diventati per lui come una nuova famiglia.

Di fianco alla moglie, Fiorenza, Guido ha raccontato quegli anni, gli anni della rabbia, come li ha definitivi, ed alla fine ha concluso raccontando un aneddoto accaduto pochi giorni fa con il nipote, alla cui domanda "Nonno ma che differenza c'era a vedere un partigiano o un fascista morto?" lui ha risposto "Nessuna".
L'esperienza partigiana per Guido è stata anche esperienza di trasformazione perché l'odio provato verso il regime nazifascista non è poi sfociato in odio verso l'uomo che ogni volta si trovava davanti.

Il Sindaco Mugnaini fa un appello ai montespertolesi: "Le occasioni che avremo per ascoltare dal vivo i racconti di chi ha vissuto sulla propria pelle un regime dittatoriale purtroppo saranno sempre meno e dobbiamo custodirle gelosamente. Guido ci ha insegnato come anche nella grande storia ogni uomo possa essere determinante con le proprie scelte e non farsi travolgere dalla disumanità. Mi auguro che tutti si possa comprendere l'importanza di questi momenti e renderli sempre più partecipati.".

Fonte: Comune di Montespertoli - Ufficio stampa

Exit mobile version