Confcommercio incontra il questore Bonaccorso: "Più sicurezza contro Baby Gang e furti, tornare a Strade Sicure"
Baby gang sul litorale pisano, spaccate in centro storico, spacciatori alla stazione di Pisa. Sono questi i temi principali affrontati nel corso di un incontro tra il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli e il questore Gaetano Bonaccorso.
“Le imprese ci chiedono di intervenire presso le forze dell'ordine, per rappresentare loro le situazioni più critiche che minano la sicurezza” - le parole del direttore di Confcommercio al termine dell'incontro che si è svolto nel pomeriggio di martedì 27 luglio. “Ringrazio il questore Bonaccorso per la straordinaria disponibilità, nessuno ha la bacchetta magica, la collaborazione e la sintonia con il capo della polizia sono fuori discussione”.
“Mettere fine alle scorribande di giovani sul litorale è un obiettivo primario, sul quale la polizia non abbasserà la guardia” - precisa il direttore che aggiunge: “è necessario però che ciascuno si assuma le proprie responsabilità, con gli imprenditori uniti nel respingere risolutamente zone grigie e forme inaccettabili di ambiguità o compromessi. O vinciamo tutti insieme o tutti insieme perdiamo”.
Al centro dei riflettori anche il tema dei furti ai negozi in centro storico: “Una piaga troppo frequente, dilagata anche in pieno giorno, che richiederebbe l'impiego di un numero impensabile di forze dell'ordine. Migliorare risolutamente i sistemi pubblici di videosorveglianza e di collegamento diretto con la questura, sostenere economicamente gli imprenditori nell'aumentare le forme di sicurezza attiva e passiva, sono alcuni degli strumenti che possono essere efficaci in questa battaglia quotidiana”.
Infine, la stazione di Pisa: “La zona è uno degli epicentri dell'illegalità e dello spaccio. Ho rappresentato al Questore la necessità di un più puntuale controllo del territorio e una maggiore presenza di forze dell'ordine. Tornare ad utilizzare l'esercito nel quadro del progetto nazionale di Strade Sicure, sarebbe un modo gradito dalle imprese per diradare la pressione e lo stato di insicurezza che grava su commercianti e abitanti della stazione” - ha concluso il direttore.