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Via Galvani, Ghiozzi (EV): "Falorni elimina le piante"

Damiano Ghiozzi (foto da Facebook)

Li ha fatti tagliare, Falorni continua nella logica di eliminare le piante evitando di conservarle. Europa Verde chiede di rimodulare le aree in cui si trovano le piante favorendone la conservazione e cercando di promuovere la produzione di ossigeno per ripulire, per quanto possibile, l'aria che gli abitanti, in questo caso di via Galvani, zona ex “Circolo Puppino”, respirano, in concorrenza con le polveri sottili, pericolose per la respirazione, sprigionate da auto e camion.

Una persona necessita di circa Kg 0,84 di ossigeno al giorno per respirare normalmente, un albero di 30 cm. di diametro produce ossigeno per Kg 0,06 kg,, uno di cm.100 Kg 0,31 di ossigeno al giorno, quindi occorrono sempre più piante per mantenerci il più possibile in salute.

Al momento sono rimasti “in piedi” una decina di alberi che invitiamo a non tagliare perché riteniamo ancora utili da inserire in un nuovo contesto della viabilità di via Galvani: ridisegnare gli spazi attorno alle piante, eliminare il doppio senso di marcia e come già proposto istituire il senso unico per rendere più sicuro e fluido il traffico.

Quello che emerge in generale, a Castelfiorentino, è una politica che penalizza pesantemente il verde esistente, non si riesce a promuovere una politica equilibrata. Numerosi i casi dove le piante sono state penalizzate, con abbattimenti, capitozzature, cementificazione fin quasi a ridosso dei tronchi degli alberi. Sono sotto gli occhi di tutti gli interventi in Piazza Cherubini, in Piazza Gramsci, Piazza delle Stanze Operaie, Via Piave e strade limitrofe,Viale Roosevelt dove per la realizzazione della pista ciclabile l'intervento è stato piuttosto pesante: capitozzature, taglio radici, posizionamento di rete di ferro elettrosaldata sul piano stradale, successiva cementificazione e asfaltatura con colorazione arancione.

Questi sono alcuni esempi i più conosciuti ma ci sono anche interventi di tagli che insistono sulle proprietà private.

Come si può comprendere anche salvare le dieci piante rimaste in Via Galvani in un contesto cittadino penalizzato da interventi sulle piante quanto meno inopportuni, assume la sua importanza per mantenere più ossigeno possibile e valorizzare spazi verdi sempre più necessari in un contesto di evidenti squilibri ambientali non solo locali.

La ricerca scientifica pone le piante come uno dei più efficaci antidoti alla crisi ambientale. Le piante vanno conservate e tagliarle per sostituirle oltre ad essere uno spreco di denaro è una contraddizione che fa emergere una politica “ambientale” fatta di tante “parole” e di pochi “buoni fatti”, purtroppo.

Nel caso, Falorni salvi dalla “decapitazione” le ultime dieci piante di Via Galvani per iniziare una necessaria e utile inversione di tendenza ed Europa Verde ringrazierà.

Damiano Ghiozzi - Europa Verde Castelfiorentino

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