Rendiconto 2020: il Consiglio regionale approva a maggioranza

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con 23 voti favorevoli e 16 contrari, il Rendiconto generale per l’anno finanziario 2020. Respinti, invece, cinque ordini del giorno collegati presentati dal gruppo della Lega, illustrati in Aula dalla consigliera Elisa Tozzi e da Marco Casucci e riferiti al disavanzo di amministrazione, ai derivati finanziari, alle società partecipate direttamente dalla regione, alle entrate tributarie e all’indebitamento regionale.

Il saldo del Rendiconto finanziario è di 97,2 milioni di euro. L’avanzo vincolato 1 milione e 764,7 mila euro (risorse di natura vincolata accertate o riscosse e non impegnate al 31 dicembre 2020).

L’esercizio 2020 si chiude con un disavanzo di amministrazione pari a 1 milione e 668,8 mila euro.

Il risultato di amministrazione ha registrato un miglioramento costante rispetto agli esercizi finanziari precedenti.

Nel 2020 sono state approvate tre leggi di variazione al Bilancio di previsione 2020-2022 e 27 atti amministrativi (variazioni al bilancio finanziario gestionale di competenza della Giunta regionale).

Da segnalare che tra le variazioni, rispetto alle previsioni iniziali, vi sono 184,8 milioni di risorse statali ai sensi del decreto legge 34/2020, per l’attuazione di misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da Covid 19; 132,8 milioni di euro previsti dallo stesso decreto per il ristoro della perdita di gettito tributario 2020, riconducibile alla crisi socio-sanitaria in corso; l’integrazione degli investimenti regionali in ambito sanitario, tra i quali il potenziamento delle terapie intensive per 12,1 milioni di euro.

Nel 2020 l’accertato dell’attività di contrasto all’evasione fiscale è stato pari a 112,1 milioni di euro, tra i quali 13,3 milioni di tasse automobilistiche, 28 milioni di Irap, 2,3 milioni di addizionale regionale Irpef.

I trasferimenti statali non sanitari ammontano a 164,9 milioni di euro (36,1 quali quote di cofinanziamento statale della programmazione europea e 128,7 da altri trasferimenti).

Sul fronte della spesa la capacità di impegno, rispetto agli stanziamenti di competenza nel 2020, si conferma in una percentuale superiore al 90 per cento, mentre la capacità di spesa resta invariata al 92,7 per cento.

I residui passivi – al netto delle contabilità speciali e del fondo di garanzia interregionale - ammontano a 2404 milioni, in miglioramento rispetto ai 2470,3 dell’esercizio 2019.

L’indebitamento complessivo, al 31 dicembre 2020, è pari a 1914,6 milioni, di cui 1902,9 per debito contratto con oneri a proprio carico, che rappresenta – in rapporto al Pil 2019 – circa l’1,6 per cento, mentre il debito regionale rappresenta – sempre in rapporto al Pil 2019 – lo 0,1 per cento.

Pieroni (Pd): "Pandemia ha stressato la finanza regionale, ma la Toscana chiude l’anno con numeri positivi" 

"Il rendiconto generale costituisce una miniera preziosa di dati utili a supportare un giudizio della gestione appena trascorsa, ma anche a dare spunti per migliorare l’attività del governo e dell’amministrazione nel suo complesso. Così come è prezioso il contributo che viene fornito dalla Corte dei Conti nell’ambito del giudizio di parifica, in un ruolo che non è solo di controllo ma anche di ausilio tecnico, di raccomandazioni e di rilievi critici nell’ottica di un dialogo costante che deve proseguire".

E’ quanto dichiara Andrea Pieroni, consigliere regionale Pd e vicepresidente della commissione controllo, illustrando in Aula il rendiconto generale per l’anno finanziario 2020.

"Il rendiconto generale per l’anno finanziario 2020 rispecchia la difficile e prolungata situazione di emergenza sanitaria ed economica che ha sottoposto a rilevante stress la finanza regionale, sottraendole ingenti risorse e imponendo interventi immediati a tutela delle persone, delle imprese e della collettività. Un contesto difficile che la Regione Toscana ha saputo governare, come evidenziato dalla stessa Corte dei Conti. La gestione finanziaria 2020 evidenzia lo stato di salute dell’ente, presentando un risultato positivo pari a 97 milioni di euro. Un dato che torna a essere positiva dopo circa dieci anni. Anche la gestione residui registra un risultato positivo pari a 264 milioni di euro".

"Il risultato d’amministrazione complessivo che tiene conto delle somme a vario titolo accantonate per investimenti registra un disavanzo effettivo pari a 1 miliardo e 668 milioni, un trend che dal 2016 è in netto miglioramento e da perseguire. Nel 2015 il disavanzo era pari a 3,5 miliardi!"

"Rispetto ad un bilancio che ha messo in campo risorse per 12 miliardi di euro, giusto evidenziare scelte politiche che hanno dato luogo a una gestione attenta e oculata. Basti pensare che dal 2013 questa regione ha lasciato inalterata la pressione fiscale, senza alcun aumento di imposte e di tasse, anche a fronte di una riduzione consistente delle entrate tributarie nel 2020. A fronte di minori entrate per 210 milioni, i ristori statali si sono fermati a 160 milioni».

"Ricordo, inoltre, la gestione virtuosa del personale con l’incorporazione del personale delle Province e l’assunzione del personale per i centri per l’impiego - continua Pieroni -. Tra gli elementi positivi ricordo la gestione del patrimonio immobiliare, l’incremento degli investimenti e la premialità ottenuta per il Tpl pari 43 milioni di euro. Tra le criticità che sia la relazione dei revisori dei conti sia quella della Corte dei Conti hanno evidenziato, ricordo la difficoltà di realizzare una programmazione adeguata in ambito sanitario, un dato oggettivo che deriva in buona parte dal ritardo con cui lo Stato mette a disposizioni delle regioni le risorse necessarie; il tema delle partecipate, con particolare riferimento alle Terme di Montecatini e a Fidi Toscana, anch’esse condizionate dalla crisi economica e dalla pandemia".

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa

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