No Keu, nuova assemblea e confronto con le altre realtà toscane in difesa per l'ambiente
A quattro mesi dalla pubblicazione dell’inchiesta Keu e dalla nascita dell’Assemblea permanente No Keu, la mobilitazione sul territorio va avanti. Mercoledì 28 luglio prossimo ci sarà una iniziativa pubblica di confronto e di scambio con altre realtà toscane in lotta per la difesa dell’ambiente. Un passaggio fondamentale in quello che è uno degli obiettivi dichiarati dell’assemblea permanente fin dall’inizio, cioè non limitarsi a guardare il danno provocato da un sistema sbagliato ed iniquo di gestione delle risorse e dei beni pubblici solo nel nostro territorio, ma estendere la piattaforma di rivendicazione coinvolgendo chi su altri territori sta vivendo situazioni simili.
Il caso Keu non è solo una vicenda giudiziaria, ma l’epilogo di un meccanismo bene oliato che interessa tantissimi altri territori: dalle zone produttive alle montagne, dalla costa alle aree interne. Come l’Assemblea permanente No-Keu, molte altre organizzazioni dal basso si sono costituite per dare battaglia nelle singole vertenze ma anche per perseguire il nostro stesso obiettivo: contrastare il meccanismo predatorio ed estrattivo che ci affama e ci fa ammalare, che ci costringe a scegliere fra salute e lavoro, fra morire di fame o di veleni. Un obiettivo che, di necessità, ci mette dalla stessa parte e che grida l’urgenza di un percorso congiunto.
L’appuntamento, dunque, è per mercoledì 28 luglio alla Casa del Popolo di Santa Maria a Empoli nell’ambito della festa di Settembre Rosso. Dalle 20 sarà possibile cenare con un menù a prezzi popolari (per prenotazioni 0571540982) e alle 21.30 inizierà il confronto con tutte le realtà.
Il 28 luglio è una data importante anche per un altro motivo. Mercoledì, infatti, scadono i 30 giorni dalla pubblicazione dei risultati dei prelievi sul cosiddetto “cerotto” in località Brusciana. Risultati che hanno indicato la presenza nei terreni di inquinanti come cromo, nickel e arsenico con livelli enormemente più elevati del consentito. Al momento siamo ancora in attesa di una risposta della Regione Toscana che entro 30 giorni dalla pubblicazione dei risultati deve comunicare come intende intervenire. Inoltre, per quanto riguarda il secondo prelievo sulle acque dei pozzi privati a distanza di tre mesi dal primo, i tecnici di Arpat lo hanno effettuato a campione su quattro pozzi su venticinque. Non sappiamo, però, quali siano questi quattro pozzi. Perciò, a fianco dei residenti, chiediamo che venga reso noto questo dato e che i risultati vengano divulgati pubblicamente e non soltanto forniti ai proprietari dei pozzi.
Nel frattempo torniamo a chiedere la redazione urgente di un piano di caratterizzazione chiaro e con un preciso cronoprogramma degli interventi di bonifica (unica tutela, peraltro, per chi ha i campi e non potrà contare sull’allaccio all’acquedotto), un rapporto dettagliato su tutti i risultati dei prelievi sulle acque e sui terreni effettuati finora. Inoltre, chiediamo alle amministrazioni e alle autorità competenti tempi certi per la realizzazione dell’acquedotto e l’allaccio con le abitazioni che ne sono sprovviste. Nel frattempo, sostenendo le richieste dei cittadini e dei residenti dell’area, rinnoviamo la necessità di estendere il programma di prelievi sulle acque e sui terreni a tutto il tracciato della strada regionale 429.
Vogliamo trasparenza, chiarezza e coinvolgimento della comunità intera da parte di chi ha la responsabilità di intervenire.
Fonte: Assemblea permanente “No Keu”